Sentirete infatti parlare di guerre e di rumori di guerre. Vedete di
non turbarvi: bisogna infatti che queste cose accadano, ma non è ancora la
fine: «Sorgerà infatti popolo contro popolo e regno contro regno», e vi saranno
pestilenze e carestie e terremoti in vari luoghi. Ma tutte queste cose sono
l'inizio dei dolori.
Agostino: Ai discepoli che lo interrogavano il Signore
risponde dicendo quelle cose che già a partire da quel tempo sarebbero
accadute, sia riguardo all'eccidio di Gerusalemme, da cui era sorta l'occasione
dell'interrogazione stessa, sia riguardo alla sua venuta mediante la Chiesa,
nella quale non cessa di venire sino alla fine; si sa infatti che nasce nei
suoi quando nascono quotidianamente le sue membra; sia riguardo alla fine
stessa nella quale apparirà per giudicare i vivi e i morti. Dicendo così i segni
che appartengono a queste tre cose, bisogna considerare con diligenza ciò che
di questi tre segni va riferito a qualcuna di essa, affinché non riteniamo di
riferire a una ciò che appartiene a un'altra.
Girolamo: Non dobbiamo ritenere che il giorno del giudizio
sia imminente, ma che è riservato a un altro tempo, il cui segno viene posto
chiaramente nelle cose che dice in seguito.
Rabano: Gli Apostoli vengono ammoniti a non spaventarsi
all'arrivo di queste cose, affinché non abbandonino Gerusalemme e la Giudea:
poiché non sarà subito la fine, ma entro quarant'anni si verificherà la
desolazione della provincia, e da ultima la distruzione della città e del
tempio; e riguardo a ciò si aggiunge: Sorgerà
infatti popolo contro popolo e regno contro regno. Ora, è noto che qui ci
furono alla lettera acerbissimi dolori, dai quali fu devastata tutta la
provincia.
Rabano: Bisogna notare che dicendo: Sorgerà infatti popolo contro popolo mostra il turbamento degli
uomini; vi saranno pestilenza, ecco l'ineguaglianza dei corpi; vi saranno carestie,
ecco la sterilità della terra; e terremoti in vari luoghi, ecco la manifestazione
dell'ira divina.
Origene: Come si ammalano i corpi prima della morte, così è
necessario che prima della corruzione del mondo la terra, come agonizzante,
sperimenti grandi e frequenti scrolloni, e l'aria, assumendo un certo aspetto
mortifero, diventi pestilente, e che, mancando la forza vitale della terra,
questa non produca frutti. Quindi, a casa della scarsità degli alimenti, gli
uomini si ecciteranno all'avarizia e alle guerre; ma poiché le insurrezioni e
le liti talora avvengono per l'avarizia, talora invece per la brama del potere
e per la vanagloria, si potrà addurre una causa più profonda di tutti quei mali
che dovranno succedere prima della fine del mondo. [...]
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