LibreriadelSanto.it - La prima libreria cattolica online

venerdì 31 agosto 2018

Matteo, Capitolo 15, Versetti 7-11


Ipocriti, bene ha profetato di voi Isaia dicendo: <<Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine e comandamenti di uomini>>. E convocate a sé le folle disse loro: Ascoltate e intendete. Non quello che entra nella bocca contamina l'uomo, ma ciò che procede dalla bocca, questo contamina l'uomo.

Remigio: Si dice ipocrita colui che simula, poiché fa una cosa e ne sente un’altra nel suo cuore. Con ragione, dunque, chiama ipocriti i Farisei, poiché con il pretesto di dare culto a Dio non desideravano altro che accumulare per sé grandi ricchezze.

Remigio: Il popolo dei Giudei sembrava che si avvicinasse a Dio e lo onorasse con le labbra e con la bocca, poiché si gloriava di non riconoscere altro che un solo Dio; però nel suo cuore era molto distante da Dio, dato che, nonostante avesse visto i miracoli, non volle né riconoscere la divinità del Signore né accoglierlo.

Rabano: Infatti non avranno la ricompensa con i veri cultori, insegnando dottrine e comandamenti di uomini, disprezzati i precetti divini.

Non quello che entra nella bocca contamina l'uomo, ma ciò che procede dalla bocca, questo contamina l'uomo. Girolamo: Il prudente lettore può opporsi e chiederci: se ciò che entra nella bocca non contamina l’uomo, perché non mangiamo i cibi consacrati agli idoli? Dobbiamo rispondere che questi stessi cibi sono puri per la loro natura, poiché ogni creatura di Dio è buona; però l’invocazione degli idoli  e dei demoni li rende impuri per quelli che se cibano con la coscienza che sono cose consacrate agli idoli; e la loro coscienza, che è inferma, rimane contaminata, come dice l’Apostolo.


Nessun commento:

Posta un commento

LibreriadelSanto.it - La prima libreria cattolica online