In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù, e
disse ai suoi cortigiani: Costui è Giovanni il Battista; egli è risuscitato dai
morti, e per questo la potenza dei miracoli opera in lui. Erode infatti aveva
arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a motivo
di Erodiade, moglie di suo fratello. Giovanni infatti gli diceva: Non ti è
lecito tenerla. E volendolo uccidere temeva il popolo, perché lo ritenevano
come un profeta.
Rabano: Qui veniamo edotti su quanto grande fosse l’invidia
dei Giudei. Infatti, mentre nessuno attestava che Giovanni poteva risorgere dai
morti, lo straniero Erode lo disse; i Giudei invece preferirono credere che
Cristo, che i profeti avevano predetto, non fosse risorto, ma fosse stato sottratto
di nascosto. Ciò significa che tra i Gentili ci fu più docilità a credere che
non fra i Giudei.
Girolamo: Un certo interprete ecclesiastico chiede per quale
ragione Erode sospettò che Giovanni fosse risuscitato dai morti, come se noi
dovessimo dare ragione all’errore di un altro, o come se su queste parole si
potesse appoggiare l’eresia della metempsicosi, la quale afferma che dopo molte
evoluzioni di tempo le anime passano a diversi corpi, nonostante che il Signore
avesse trent’anni quando Giovanni fu decapitato.
Remigio: Forse qualcuno domanderà: perché Matteo dice: In
quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia, avendo detto molto prima che il
Signore, dopo la morte di Erode, ritornò dall’Egitto? Però questa difficoltà
svanisce tenendo presente che ci furono due Erodi, e morto il primo Erode gli
successe suo figlio Archelao, che dopo dieci anni fu esiliato a Vienna, città
della Gallia. In seguito Cesare Augusto comandò che questo regno fosse diviso
in tetrarchie, e diede tre parti ai figli di Erode. L’Erode quindi che decapitò
Giovanni è figlio di Erode il grande, nel cui tempo nacque il Salvatore. E ciò
stesso lo dà da intendere l’Evangelista aggiungendo la parola tetrarca.
Girolamo: La storia antica racconta che Filippo, figlio di
Erode il maggiore e fratello di questo Erode, si sposò con Erodiade, figlia di
Areta re di Arabia; e che dopo il suocero, per certe contrarietà con il genero,
portò via sua figlia, e per mortificare il primo marito la sposò con Erode suo
nemico. In seguito Giovanni Battista che era venuto con lo spirito e la virtù
di Elia, con la stessa autorità con cui costui aveva ripreso Acab e Gezabele
contestò Erode ed Erodiade per il loro matrimonio illegittimo, e diceva loro
che al fratello non era lecito, mentre viveva l’altro fratello, prendere in
sposa sua moglie, preferendo essere in pericolo presso il re piuttosto che
dimenticare nell’adulazione i comandamenti di Dio.
Crisostomo: Non parla tuttavia alla donna, ma all’uomo,
poiché costui era la causa principale; forse infatti professava la legge
giudaica, e quindi Giovanni gli proibì l’adulterio.
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