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martedì 5 febbraio 2019

Matteo, Capitolo 20, Versetti 24-28


I dieci, udendo, furono indignati dei due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: Sapete che i principi delle genti dominano su di esse e quelli che sono più grandi esercitano su di esse il potere. Non così sarà tra di voi, ma chiunque vorrà diventare il più grande tra voi sia il vostro servo; e chi vorrà essere il primo tra di voi sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti.

Crisostomo: Fino a quando la sentenza di Cristo era incerta, gli altri discepoli non si rattristavano, ma si rattristarono quando li rimproverò; per cui si dice: I dieci udendo furono indignati dei due fratelli.

Girolamo: Non si riferiscono all’audacia della donna che chiedeva, ma ai figli, poiché ignorando la loro misura arsero di non poca brama.

Crisostomo: Come poi due chiesero carnalmente, così anche dieci si rattristarono carnalmente: infatti voler essere sopra gli altri è vituperabile, mentre sopportare un altro sopra di sé è meno glorioso.

Girolamo: Ma il maestro umile e mite né rimprovera i due richiedenti di cupidigia né richiama gli altri dieci per indignazione e il livore: per cui segue: Ma Gesù li chiamò a sé.

Sapete che i principi delle genti dominano su di esse. Origene: Infatti, non contenti di governare soltanto i loro oggetti, si sforzano di dominarli con la violenza. Tra voi invece, che siete miei, non ci saranno queste cose, poiché come tutte le cose carnali sono poste nella necessita, le spirituali invece nella volontà, così anche loro che sono principi spirituali devono porre il loro principato nell’amore dei sudditi, non nel timore corporale.

Come il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti. Origene: Infatti, anche se gli Angeli e Marta lo servivano, tuttavia non venne per essere servito, ma per servire; e tanto crebbe servendo che si adempi ciò che segue: e dare la sua vita in riscatto per molti, cioè per quanti credettero in lui; dare, dico, alla morte. E dato che solo lui era libero in mezzo ai morti ed era più forte del potere della morte, liberò dalla morte tutti quelli che vollero seguirlo. I principi della Chiesa devono dunque imitare Cristo, che era tanto accessibile, parlava con le donne, imponeva le proprie mani ai bambini, lavava i piedi dei discepoli, con l’unico fine che essi facessero lo stesso con i propri fratelli. Noi però siamo tali che, o perché non comprendiamo, o perché disprezziamo il precetto di Cristo, cerchiamo di sembrare più superbi dei principi del mondo; e vogliamo, come re del mondo, truppe che vadano davanti a noi, e ci manifestiamo terribili e di accesso difficile, soprattutto nei confronti dei poveri che né trattiamo con affabilità, né permettiamo loro che l’abbiamo nei nostri confronti. 

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