A Bari il giorno di San Nicola è festa grande. All’alba del 6 dicembre
ci si reca a Messa per ricevere la benedizione per chiudere l’anno in
corso e per affrontare quello che verrà. A onorare San Nicola sono
soprattutto le “vacandine”, cioè le zitelle, che, dopo aver compiuto tre
volte il giro intorno alla colonna bizantina nella Basilica dedicata al
Santo (la stessa in cui sono custodite le sue reliquie), esprimono tre
desideri sperando che San Nicola le aiuti a trovare marito. Del resto,
se San Nicola, alias Santa Claus, porta i regali ai bambini, non vedo
perché non dovrebbe portare i mariti alle fanciulle sole…
L’anno
scorso, quando vi avevo la minestra di farro di San Nicola, vi avevo
raccontato, infatti, che questo santo è il protettore delle ragazze da
marito. Questo patronato è dovuto ad un miracolo compiuto dal santo:
quando venne a conoscenza che un uomo ricco caduto in disgrazia voleva
avviare le figlie alla prostituzione perché non poteva permettersi di
farle sposare in maniera decorosa, prese del denaro e, di notte, lo
gettò nella casa dell’uomo, in modo che le figlie avessero la dote per
il matrimonio.
In passato si toccava la colonna miracolosa della
Basilica di Bari ma questa tradizione, che affonda le sue radici in
tempi lontani, negli ultimi anni ha rischiato di essere sradicata.
La tradizione continua dopo la Messa, quando è d’obbligo riscaldarsi bevendo cioccolata calda e mangiando il cibo venduto per le strade della città, come le scagliozze (dette anche “sgagliozze” o “sgagliozzi”), dei deliziosi pezzi di polenta fritta, che sono un vero e proprio street food.
La ricetta è tratta dal libro “Santa pietanza” di Lydia Capasso e Giovanna Esposito.
DOSI: 4 persone
DIFFICOLTA’: Bassa
PREPARAZIONE: 15 minuti
RIPOSO: 1 h
COTTURA: 1 h
COSTO: Basso
INGREDIENTI:
1 l di acqua
250 g di farina di mais (io ho usato la fioretto)
Sale q.b.
Olio EVO q.b. per friggere
PREPARAZIONE:
Per preparare le scagliozze, per prima cosa portate a ebollizione l’acqua e salatela, dopodiché versatevi a pioggia la farina, un po’ alla volta, mescolando con un cucchiaio di legno per evitare che si formino grumi. Alla ripresa dell’ebollizione, abbassate il fuoco e lasciatela cuocere, mescolando spesso, fino a quando otterrete una polenta densa. Se usate una farina istantanea, ci vorranno meno di 10 minuti, altrimenti dovrete prolungare la cottura per circa 50 minuti.
Poi versatela su un tagliere o in una teglia oleata e livellata bene, fino a darle uno spessore di circa 1 cm. Quindi, lasciatela raffreddare completamente.
Poi tagliatela in quadrati o rettangoli e friggeteli in olio bollente, girandoli a metà cottura, fino a quando diventeranno dorati. Ci vorranno circa 5 minuti.
Infine, eliminate l’unto in eccesso con della carta assorbente e salate le scagliozze prima di mangiarle calde.
Fonte: https://blog.giallozafferano.it/manidipastafrolla/scagliozze/
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