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martedì 22 dicembre 2020

Matteo, Capitolo 27, Versetti 11-14

 

Allora Gesù stette ritto davanti al preside, e questi lo interrogò dicendo: Tu il re dei Giudei? Gli dice Gesù; Tu lo dici; e venendo accusato dai principi dei sacerdoti e dagli anziani non rispose nulla. Allora Pilato gli dice: Non senti quante cose i testimoni dicono contro di te? E non rispose a nessuna sua parola, per cui il preside si meravigliò fortemente.

Origene: Considera quanto colui che fu costituito dell’eterno Padre giudice di tutte le creature si umiliò stando davanti a questo giudice della Galilea, e fu interrogato con una domanda che forse lo stesso Pilato formulava con ironia o dubbio.

Crisostomo: Pilato fa questa domanda che gli avversari rivolgevano continuamente contro Cristo. Poiché infatti sapevano che Pilato non si prendeva alcuna cura delle cose legali, conducono la cosa alle accuse pubbliche.

Ilario: Oppure al pontefice che lo interroga se fosse Gesù Cristo aveva detto: Tu l’hai detto, poiché egli stesso aveva affermato che Cristo sarebbe sempre esistito in base alla legge; a questo invece che lo interroga, essendo ignaro della legge, se fosse il re dei Giudei, si dice: Tu lo dici, poiché la salvezza delle Genti è attraverso la fede della confessione presente.

Origene: Ora Gesù accusato, come non rispose nulla allora, così nemmeno adesso; non fu rivolta, infatti ad essi la parola del Signore come un tempo lo fu ai Profeti; ma non era cosa degna che rispondesse neppure a Pilato che lo interrogava poiché questi non aveva su Cristo un giudizio permanente e fermo, ma era trascinato da passioni contrastanti.

Crisostomo: Diceva questo Pilato in quanto voleva liberarlo perché rispondesse scusandosi. Segue: E non rispose a nessuna sua parola, per cui il preside si meravigliò fortemente. Poiché infatti, pur avendo molte dimostrazioni in base alle cose stesse della sua virtù e mansuetudine e umiltà, tuttavia si indignavano contro di lui, ed erano spinti contro di lui da un perverso giudizio, per questo non risponde nulla; e se talvolta risponde dice cose molto brevi, affinché con una continua taciturnità non dia l’impressione di pertinacia.

Origene: Il preside si meravigliò della sua costanza: forse poiché pensava di poterlo condannare, e tuttavia lo vedeva rimanere in una tranquilla e quieta sapienza, e in una gravità che poteva essere turbata. Ma si meraviglia fortemente, poiché gli sembrava un grande miracolo che, presentato Gesù davanti a un giudice come colpevole, rimanesse imperterrito davanti alla morte, che tanto terribile viene giudicata dagli uomini.

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