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domenica 21 settembre 2025

Marco, Capitolo 11, Versetti 15-18

E vengono a Gerusalemme, ed entrato nel tempio cominciò a scacciare chi vendeva e comprava nel tempio, e rovesciò le tavole dei banchieri e le cattedre di coloro che vendevano le colombe; e non permetteva che alcuno trasportasse qualche vaso nel tempio. E li istruiva dicendo: Non è forse scritto che: «la mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti?». Ma voi invece ne avete fatto «una spelonca di ladri». Udito ciò, i principi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Infatti lo temevano poiché tutta la folla ammirava il suo insegnamento.

E vengono a Gerusalemme, ed entrato nel tempio cominciò a scacciare chi vendeva e comprava nel tempio. Beda: Bisogna credere che con ciò che il Signore vide vendere e comprare nel tempio era tutto ciò che era necessario per il ministero che veniva esercitato nel tempio. Se dunque ciò che altrove poteva farsi liberamente il Signore non tollera di vederlo fare nel tempio, con quanta più forte ragione la collera di Dio si accenderà nel veder fare nel tempio ciò che è sempre proibito anche altrove?

Segue: e rovesciò le cattedre di coloro che vendevano le colombe. Beda: Poiché lo Spirito Santo apparve sopra il Signore sotto forma di colomba, giustamente con le colombe si designano i carismi dello Spirito Santo. Si vende dunque la colomba quando l'imposizione delle mani, mediante la quale si riceve lo Spirito Santo, è offerta a pagamento. Rovesciò i banche dei venditori di colombe perché coloro che trafficano la grazia dello Spirito Santo sono privati del ministero sacerdotale sia davanti a Dio, sia davanti agli uomini.

Segue: e non permetteva che alcuno trasportasse qualche vaso nel tempio. Beda: Si tratta di quei vasi che servivano a questo commercio nel tempio; e non bisogna pensare che si trattasse di vasi che servivano per il tempio stesso, e che il Signore ordinasse che li si gettasse fuori o proibisse che venissero fatti entrare nel tempio. Noi vediamo qui il Salvatore darci una figura del giudizio che egli dovrà esercitare più tardi cacciando dalla Chiesa i perversi e minacciandoli di pene eterne come con una frusta, per impedire loro di tornare a turbare la Chiesa. Quanto ai peccati che sono scivolati nel cuore dei fedeli, la compunzione che viene da Dio li fa sparire, e il soccorso della grazia e là per impedire che ricompaiano.

Teofilatto: Chiama il tempio spelonca di ladri per il guadagno, intorno al quale si raccoglie il genere di ladri. Li chiama dunque ladri perché vendevano per il guadagno gli animali che erano stati offerti per il sacrificio. Essi erano dunque nel tempio per questo, o per perseguire con delle persecuzioni esteriori coloro che offrivano. L'anima è la coscienza dei fedeli sono come il tempio di Dio, e quando portano in sé dei pensieri dannosi per il prossimo, questi pensieri sono come si si trovassero in una caverna di ladri. L'anima dei fedeli diviene dunque una caverna di ladri quando abbandona la sua antica semplicità e cerca di fare ciò che è dannoso per il prossimo.

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