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domenica 4 agosto 2024

Marco, Capitolo 8, Versetti 22-26

E vengono a Betsaida, e gli presentarono un cieco e gli chiedono di toccarlo. E, presa la mano del cieco, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, impostegli le sue mani, gli domandò se vedeva qualcosa. E quegli guardando disse: Vedo gli uomini come degli alberi che camminano. Poi gli impose di nuovo le mani sopra i suoi occhi, e cominciò a vedere, e fu guarito, così che vedeva chiaramente tutte le cose. E lo rimandò a casa sua dicendo: Va nella tua casa e, se entri nel villaggio, non dirlo a nessuno.

Teofilatto: Sembra che Betsaida fosse infetta da molta incredulità, per cui il Signore la rimprovera (11,21): «Guai a te Besaida, poiché se in Tiro e Sidone fossero stati fatti i prodigi che sono stati fatti da voi, già da un tempo avrebbero fatto penitenza con cenere e cilicio». In essa, dunque, conduce fuori dal villaggio il cieco che gli era stato condotto. Infatti non era vera la fede di coloro che glielo avevano portato.

Crisostomo: Tocca con la saliva e impone le mani al cieco volendo mostrare che la parola divina aggiunta all'azione giova mirabilmente. Infatti la mano mostra l'attività, la saliva, invece, la parola uscita dalla bocca. Gli chiede poi se vedeva qualcosa, cosa che negli altri guariti non fece, indicando che, per la fede imperfetta di coloro che glielo avevano portato e del cieco stesso, gli occhi non erano stati completamente aperti; per cui segue: E guardando disse: Vedo gli uomini come degli alberi che camminano. Poiché infatti non era ancora libero dall'incredulità, dichiara di vedere gli uomini oscuramente.

Beda: Vedendo la forma dei corpi tra le ombre, sembra non poter discernere alcun lineamento delle membra, essendo la vista ancora oscurata, come a chi vede da lontano o nella luce notturna gli alberi sembrano fitti, per cui non si distingue facilmente un albero da un uomo.

Teofilatto: Non fa vedere subito perfettamente, ma in parte, poiché non aveva una fede perfetta: infatti secondo la fede viene dato il rimedio.

Crisostomo: Lo conduce dall'inizio della guarigione all'apprensione della fede, e così lo fa vedere perfettamente; per cui segue: Poi gli impose di nuovo le mani sopra i suoi occhi, e cominciò a vedere. E poi aggiunge: e fu guarito, così che vedeva chiaramente tutte le cose; pienamente guarito, cioè nel senso e nell'intelletto.

Segue: E lo rimandò a casa sua dicendo: Va nella tua casa e, se entri nel villaggio, non dirlo a nessuno. Teofilatto: Gli disse così poiché erano increduli, come si è detto, e perché, forse, non ricevesse da loro qualche male, ed essi, non credendo, incorressero in un peccato più grave.

Girolamo: e lo condusse fuori del villaggio, cioè dalla vicinanza dei cattivi. Gli mette la saliva negli occhi affinché veda la volontà del Signore attraverso il soffio dello Spirito Santo. Imposte poi le mani gli chiede se vede: poiché attraverso le opere del Signore si vede la sua maestà.

Girolamo: Il cieco vede gli uomini come alberi poiché ritiene tutti gli uomini superiori a sé. Poi gli impose di nuovo le mani sopra i suoi occhi perché vedesse chiaramente tutte le cose, cioè attraverso le opere visibili intendesse quelle cose che l'occhio non vide, e con l'occhio del cuore mondo vedesse il chiaro stato della sua anima dopo la ruggine del peccato. Lo rimandò a casa sua, cioè nel suo cuore, affinché vedesse in sé ciò che prima non vide. Infatti l'uomo che dispera della salvezza non pensa di poter fare ciò che l'illuminato può fare facilmente.

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