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sabato 10 agosto 2024

Marco, Capitolo 8, Versetti 27-33

E Gesù con i suoi discepoli uscì verso i villaggi di Cesarea di Filippo; e lungo la via interrogava i suoi discepoli dicendo loro: Chi dicono gli uomini che io sia? Essi risposero dicendo: Giovanni il Battista, altri Elia e altri invece uno dei profeti. Allora dice loro: Ma voi chi dite che io sia? Pietro rispondendo gli disse: Tu sei il Cristo. E comandò loro di non dirlo a nessuno. E cominciò a insegnare loro che bisognava che il Figlio dell'uomo patisse molte cose e fosse riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, e fosse ucciso e risuscitasse dopo tre giorni. E parlava loro apertamente. E Pietro, presolo in disparte, cominciò a rimproverarlo: Signore, abbi cura di te: ciò non ti accadrà mai. Ma egli, voltatosi e vedendo i suoi discepoli, minacciò Pietro dicendo: Va dietro a me, Satana, poiché non pensi secondo le cose di Dio, ma secondo le cose degli uomini.

Beda: Gesù Cristo prima chiede l'opinione degli uomini, per indagare la fede dei discepoli, affinché la loro confessione non sembrasse confermata dall'opinione del volgo.

Teofilatto: Molti ritenevano che Giovanni fosse risorto dai morti, come lo credeva anche Erode, e che dopo la risurrezione avesse compiuto i suoi miracoli. Dopo aver loro domandato l'opinione degli altri, li interrogava per sapere il loro proprio modo di vedere.

Crisostomo: Con il modo stesso dell'interrogazione egli li eleva a una risposta superiore e a una migliore comprensione di lui stesso, affinché essi non si ritrovino nel pensiero della folla. Noi vediamo ciò che risponde il capo degli Apostoli a nome anche degli altri: Pietro rispondendo gli disse: Tu sei il Cristo.

Teofilatto: E' dopo aver accettato la confessione dei suoi discepoli che lo proclamano vero Dio che il Salvatore rivela ai suoi discepoli il mistero della croce, per cui segue: E cominciò a insegnare loro che bisognava che il Figlio dell'uomo patisse molte cose e fosse riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, e fosse ucciso e risuscitasse dopo tre giorni. E parlava loro apertamente, cioè della passione. Ma i discepoli non intendevano l'ordine della verità, né potevano comprendere la risurrezione, ma ritenevano che fosse meglio che non patisse.

Crisostomo: Il Signore fa loro questa predizione in questa circostanza per far oro comprendere che aveva bisogno dei testimoni che lo predicassero solo dopo la sua croce e risurrezione. Ma Pietro, nuovamente fervoroso, prese da solo l'audacia per disputare di queste cose, per cui segue: E Pietro, presolo in disparte, cominciò a rimproverarlo: Signore, abbi cura di te: ciò non ti accadrà mai. Beda: Disse questo con l'affetto di chi ama e di chi desidera, come se dicesse: ciò non può accadere, e le mie orecchie non accettano che il Figlio di Dio debba essere ucciso.

Crisostomo: Come mai Pietro, che aveva ricevuto una rivelazione, cadde così velocemente e divenne instabile? Ma diciamo che non dobbiamo meravigliarci se ignorò ciò colui che non aveva avuto ancora la rivelazione della croce. Che infatti Cristo fosse il Figlio di Dio vivente lo aveva appreso per rivelazione, ma il mistero della croce e della risurrezione non gli era stato ancora rivelato. Il Signore, però, mostrando che era necessario che egli giungesse alla passione, rimproverò Pietro.

Teofilatto: Il Signore, volendo mostrare che la sua passione doveva avvenire per la salvezza degli uomini, e che solo Satana voleva che Cristo non patisse, affinché il genere umano non venisse salvato, chiamò Pietro Satana, affinché colui che non voleva che Cristo patisse sapesse che cosa apparteneva a Satana: Satana infatti si interpreta avversario.

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