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sabato 3 agosto 2024

Marco, Capitolo 8, Versetti 10-21

E subito, salendo sulla barca, con i suoi discepoli venne dalle parti di Dalmanuta. E uscirono i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendo un segno dal cielo per tentarlo. E gemendo nello spirito disse: Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico, non sarà dato un segno a questa generazione. E lasciatili, salì si nuovo sulla nave e passò all'altra riva. Ed essi dimenticarono di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca se non un solo pane. E li istruiva dicendo: Guardatevi dal lievito dei farisei e dal fermento di Erode. E pensavano dicendo tra loro: Non abbiamo pani. Saputo ciò, Gesù disse loro: Perché pensate di non avere pani? Non conoscete ancora e non intendete? Avete ancora il cuore accecato? Avete occhi e non vedete? Avete orecchi e non udite e non ricordate? Quando spezzai i cinque pani per i cinquemila, quante ceste piene di frammenti avete portato via? Gli dicono: dodici. E quando spezzai i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di frammenti avete preso? Gli dicono: sette. E diceva loro: perché non capite ancora?

Teofilatto: Dopo che il Signore ebbe compiuto il miracolo dei pani, subito si trasferì in un altro luogo affinché, a causa del miracolo, la folla non lo prendesse per farlo Re.

Beda: Il segno dal cielo che i Farisei domandano è che, poiché egli ha nutrito una seconda volta con così poco pane migliaia di persone, egli rinnovi negli ultimi tempi il miracolo di Mosè nutrendo tutto il popolo con una manna cadente dal cielo e tale da coprire tutta la distesa della contrada, ed è questa domanda che è specificata nel Vangelo di Giovanni (6, 30-31): «Che segno fai perché vediamo e ti crediamo? I Padri nostri hanno mangiato la manna nel deserto, com'è scritto: Hai dato loro da mangiare un pane disceso dal cielo».

Teofilatto: I Farisei chiedono un segno dal cielo, cioè che il sole o la luna si fermino, e chieda la grandine e muti il tempo. Credevano infatti che dal cielo non potesse fare segni, ma che con l'aiuto di Beelzebul potesse fare solo un segno sulla terra.

Teofilatto: Il Signore non li esaudisce poiché altro è il tempo dei segni celesti, cioè quello della seconda venuta, quando le potenze del cielo saranno sconvolte e quando la luna non darà più la sua luce. Al tempo della prima venuta non vi sarà niente di simile, poiché tutto è pieno di mansuetudine. Beda: Infatti non bisognava dare un segno celeste a una generazione che tentava il Signore; ma un miracolo del cielo brillerà agli occhi di coloro che cercano il Signore, quando alla vista degli Apostoli il Signore salirà al cielo.

Beda: Qualcuno chiederà: come mai non avevano pani quelli che subito, riempite le sporte, salirono sulla barca? Ma la Sacra Scrittura attesta che si erano dimenticati di prenderli con sé, il che è un indizio di quanta modica cura avessero nelle altre cose, dato che lo zelo nel seguire il Signore non aveva lasciato nelle loro anime alcun posto per le preoccupazioni corporali.

Teofilatto: Chiama fermento dei Farisei e degli Erodiani la loro dottrina in quanto dannosa e corruttiva e piena della vecchia malizia. Infatti gli Erodiani erano dottori che dicevano che Erode era il Cristo.

Beda: Il fermento dei Farisei è l'anteporre le tradizioni umane alla legge divina, predicare la legge con le parole e combatterla con le azioni, tentare il Signore e rifiutare ogni credenza alle sue opere e alle sue parole. Il lievito di Erode è l'adulterio, l'omicidio, la temerarietà del giuramento, l'ipocrisia e l'odio contro Cristo e il suo precursore.

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