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mercoledì 28 novembre 2018

Matteo, Capitolo 18, Versetti 7-9


Guai al mondo per gli scandali! È necessario infatti che avvengano scandali. Tuttavia guai a quell'uomo per il quale avviene lo scandalo! Se poi la tua mano o il tuo piede ti scandalizza, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, piuttosto che avendo due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno. E se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo e gettalo via da te. È bene per te entrare nella vita con un occhio solo, piuttosto che avendo due occhi essere gettato nella geenna del fuoco.

Guai al mondo per gli scandali! Origene: Si intende qui per mondo non gli elementi che lo costituiscono, ma gli uomini che vivono nel mondo. Ora, i discepoli di Cristo non sono di questo mondo; di conseguenza non si può applicare ad essi il <<guai al mondo>> per gli scandali, poiché anche se vi sono al mondo molti scandali, essi non giungono a coloro che non sono di questo mondo. Però, se qualcuno è nel mondo e ama le cose del mondo, gli scandali lo raggiungono in tutte quelle cose del mondo con cui si mescola.

È necessario infatti che avvengano scandali. Origene: Gli scandali che devono venire sono gli angeli di Satana. Tuttavia non pensare che essi siano scandalo o per natura o per la loro sostanza, ma che il loro libero arbitrio in alcuni ha generato lo scandalo, non volendo subire la fatica della virtù. Ora, non può esistere un vero bene senza che sia combattuto dal male. Così dunque è necessario che vengano gli scandali, come è anche necessario che noi soffriamo la malizia degli spiriti celesti, tanto più irritati quanto più sta fra gli uomini il Verbo di Dio, e allontana da essi le ispirazioni cattive. Essi cercano i mezzi per meglio scandalizzare, e su questi c’è un maggiore guaio: infatti sarà molto peggio per colui che scandalizza che per colui che è scandalizzato; per cui segue: Tuttavia guai a quell'uomo per il quale avviene lo scandalo!

Rabano: La parola <<scandalo>> è greca, e possiamo tradurla con inciampo, caduta o urto del piede. Di conseguenza colui che dà al suo fratello occasione di cadere, o con le sue parole o con le sue azioni, lo scandalizza.

Origene: I sacerdoti possono essere ragionevolmente detti occhio della Chiesa, poiché sono come le sentinelle; i diaconi invece e gli altri possono essere detti mano, poiché per mezzo di essi vengono compiute le opere spirituali; il popolo invece costituisce i piedi del corpo della Chiesa. Tutti questi non dobbiamo risparmiarli se sono divenuti uno scandalo per la Chiesa. Oppure l’atto dell’anima è la mano che pecca; il camminare dell’anima è il piede che pecca; la vista dell’anima è l’occhio che pecca. Dobbiamo eliminarli, se danno scandalo; spesso infatti le opere delle membra vengono poste nella Scrittura per designare le membra stesse. 

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