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lunedì 12 novembre 2018

Matteo, Capitolo 17, Versetti 14-18


E giunto alla folla gli si avvicinò un uomo che, gettatosi in ginocchio, gli disse: Signore, abbi pietà di mio figlio, poiché è lunatico e soffre molto; cade infatti spesso nel fuoco e frequentemente nell'acqua. L'ho portato ai tuoi discepoli, ma non hanno potuto curarlo. Gesù rispondendo disse: O generazione incredula e perversa, fino a quando starò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatemelo qui. E Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.

Origene: […] poiché è lunatico e soffre molto. I medici dicono quello che vogliono in questo punto. Pretendono che questa malattia non si il risultato di uno spirito impuro, ma l’effetto degli umori, messi nella testa di coloro che hanno la natura umida per un influsso della luna.  Ma noi che crediamo nel Vangelo diciamo che lo spirito impuro è colui che produce nelle anime questo patimento. Egli osserva infatti certe fasi della luna, e in conformità ad esse opera in maniera che pone in armonia con esse i patimenti dell’uomo, e getta il male sopra le creature di Dio. In questa maniera altri demoni pongono insidie agli uomini secondo certi segnali dalle stelle, e fanno loro credere che l’iniquità scenda dalle altezze del cielo. Per questo chiamano benefiche alcune stelle e malefiche altre, pur non avendo fatto Dio nessuna stella cattiva o causa di male.

Girolamo: Con le parole: L'ho portato ai tuoi discepoli, ma non hanno potuto curarlo, accusa apertamente gli Apostoli, sebbene molte volte l’impossibilità di guarire dipende non dall’incapacità di coloro che curano, ma dalla poca fede in quelli che devono essere curati.

Remigio: Bisogna sapere che il Signore non aveva cominciato solo allora a subire l’ingiustizia dei Giudei, ma anche da molto tempo prima; per questo dice qui: Fino a quando vi sopporterò?, come se dicesse: poiché da lungo tempo ho cominciato a subire le vostre ingiustizie, per questo siete indegni della mia presenza.

Origene: O anche perché i suoi discepoli, che ancora avevano poca fede, non avevano potuto sanare il figlio di questo uomo; per questo disse: O generazione incredula; e il fatto che dica perversa indica che la malizia è figlia della perversità ed estranea alla natura. E io penso che a causa della perversità del genere umano disse, come oppresso dal peso di tanta malizia: Fino a quando starò con voi?

Girolamo: Ma non si deve credere che fosse dominato dal tedio il Salvatore dolce e soave, poiché proruppe in parole piene di furore, ma che parlò come un medico che quando vede che il malato opera contro i suoi ordini esclama: fino a quando salirò alla tua casa? Fino a quando sciuperò la mia arte comandandoti io una cosa e facendo tu tutto il contrario? Che poi il Signore non sia irritato contro quest’uomo, ma contro i vizi, e che si avvalga di questo uomo per contraddire i Giudei per la loro incredulità, risulta chiaro dalle parole seguenti: Portatemelo qui.

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