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venerdì 4 settembre 2020

Dottrina Cristiana e Reincarnazione


In generale, la reincarnazione è la credenza secondo la quale l'anima, dopo la morte, si separa dal corpo e prende un altro corpo per continuare un'altra vita mortale. Secondo questa credenza, le anime passano per cicli di morte e di nuove incarnazioni. Un essere umano, per esempio, potrebbe tornare a vivere nella terra nascendo come un nuovo personaggio. Una credenza reincarnazionista chiamata "metempsicosi", insegna che i grandi peccatori possono essere reincarnati in un animale o una pianta.

Forse la credenza nella reincarnazione cominciò al voler applicare all'uomo il ciclo osservato in natura: il sole e la luna appaiono e scompaiono. Ugualmente le stagioni dell'anno, il fogliame, fiori e molte altre cose nella natura hanno anche un ciclo. Così hanno pensato che l'essere umano moriva però ritornava nuovamente in un altro corpo. 

La reincarnazione è anche il frutto del desiderio umano per dare spiegazioni alle differenze d’intelligenza, talento, fortuna, salute esistenti tra gli esseri umani ecc. Secondo la dottrina della reincarnazione queste differenze sarebbero colpa o merito per il comportamento nelle vite precedenti. S’incolpano i poveri, gli ammalati e miserabili per la loro condizione infelice e non si fa nulla perché stanno pagando le loro colpe. Il Vangelo, al contrario ci rivela che Dio si è fatto uomo nella povertà, nei poveri incontriamo a Cristo stesso. Per riflettere sul mistero della sofferenza. 

La reincarnazione è legata al concetto del “Karma”, secondo il quale ognuno paga per il suo comportamento buono o cattivo nelle sue incarnazioni successive. L'anima di chi ha un buon karma “trasmigrerà” in un essere superiore, chi ha un cattivo karma reincarnerà come un essere inferiore, ad esempio una mucca o uno scarafaggio. Nelle successive reincarnazioni l’anima potrebbe evolvere fino alla perfezione per convertirsi in puro spirito che non richiede ulteriori reincarnazioni. Alla fine si sommergebbe per sempre nell'eternità. 

I fautori della reincarnazione credono che l'anima sia eterna però non la persona. L'anima si trova in un corpo e quando questo si consuma, diventa un altro. L'anima non è individuale ma forma parte di “Dio” o “Brama”. L'obiettivo nei cicli della reincarnazione è pagare le colpe delle vite precedenti e purificare l'anima dal male fino a raggiungere la “illuminazione”, che rende possibile che sia assorbita nel “tutto”, “l’anima mondiale”. Conoscersi come parte del “tutto” è segno d’illuminazione.
 
Da dove viene?

La credenza nella reincarnazione inizia in India nel VII secolo a.c. Questo significa che non è vecchia quanto la fede degli ebrei o dei Sumeri, egiziani, persiani e cinesi. Nessuno di questi credeva nella reincarnazione e per questo hanno costruito magnifiche tombe. 

Il buddismo è apparso in India, nel V secolo a.c. e adottò la credenza nella reincarnazione. Più tardi passo in Grecia e a Roma. Alcune religioni adottarono questa spiegazione umana ai problemi che non riuscivano a capire. Ebbe aderenti tra alcuni filosofi greci. Nei nostri tempi si trova tra gli insegnamenti delle società teosofiche, i guru indiani, gli psichici e il movimento New Age il quale importò molte credenze orientali.
 
L’Antico Testamento non conosce la reincarnazione 
(Alcuni interpretano male la Bibbia e dicono che appoggiano la reincarnazione).

La religione ebraica per molto tempo non ha avuto una dottrina chiara su ciò che accade dopo la morte, ma certamente non insegnava la reincarnazione già che questa credenza è sorta molto più tardi ed è incompatibile con la rivelazione che gli ebrei avevano ricevuto da Dio. 

Salmo 39,14 Distogli il tuo sguardo, che io respiri, prima che me ne vada e più non sia. 
 
Giobbe 10,21-22 prima che me ne vada, senza ritornare, verso la terra delle tenebre e dell'ombra di morte, terra di caligine e di disordine, dove la luce è come le tenebre.
 
Sapienza 16,14 L'uomo può uccidere nella sua malvagità, ma non far tornare uno spirito gia esalato, né liberare un'anima gia accolta negli inferi. 
 
2 Samuele 14,14 Noi dobbiamo morire e siamo come acqua versata in terra, che non si può più raccogliere.
 
2 Samuele 12,22-23 Egli rispose: «Quando il bambino era ancora vivo, digiunavo e piangevo, perché dicevo: Chi sa? Il Signore avrà forse pietà di me e il bambino resterà vivo. Ma ora che egli è morto, perché digiunare? Posso io farlo ritornare? Io andrò da lui, ma lui non ritornerà da me!». 
 
Circa nell’anno 200 a.c. s’introdusse nell’ebraismo la fede nella risurrezione, dottrina incompatibile con la reincarnazione.
 
La dottrina della risurrezione insegna che dopo la morte, la persona vive però non sulla terra, ma con Dio nell'eternità. 

Daniele 12,2 Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l'infamia eterna.
 
2 Maccabei 7,9 Giunto all'ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re del mondo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna». 
 
2 Maccabei 7,9 Gia ora i nostri fratelli, che hanno sopportato breve tormento, hanno conseguito da Dio l'eredità della vita eterna.
 
Il Nuovo Testamento

La dottrina del N.T. è incompatibile con la reincarnazione. Il N.T. insegna che dopo la morte NON si ritorna ad altre forme di vita sulla terra, ma passiamo subito al purgatorio che è uno stato temporale, ma non in questa terra, o passiamo alla nostra destinazione finale che è cielo o l'inferno. Il nostro corpo ritornerà alla polvere fino al giorno della Resurrezione, quando il nostro unico corpo sarà glorificato. 

Lc 16,19-31 Lazzaro dopo la morte va immediatamente al cielo. Il ricco muore e va subito all'inferno. Il Versetto 25 rivela che il ricco pagherà per la sua cattiva condotta, non reincarnandosi, ma all'inferno per sempre, dal quale non può passare dall’altra parte o tornare sulla terra. 

Il buon ladrone sulla croce: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso». Lc 23,43 Il buon ladrone non ritornò sulla terra per pagare il suo “karma” come ladro. Fu diretto al cielo “oggi stesso” per il perdono ricevuto da Gesù. 

Filippesi 1,23-24 Sono messo alle strette infatti tra queste due cose: da una parte il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; d'altra parte, è più necessario per voi che io rimanga nella carne.
 
1 Corinzi 15,42-44 Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale.
 
Ebrei 9,27 E come è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio. 

Uno dei passaggi biblici nel quale si pretende trovare la reincarnazione è Matteo 11,14 E se lo volete accettare, egli (Giovanni Battista) è quell'Elia che deve venire. Gesù qui parla dello spirito profetico di Elia (non del suo corpo o anima) continua in San Giovanni Battista. Si deduce da Luca 1,17 Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto»
 
San Giovanni Battista negò esplicitamente essere Elia: 

Giovanni 1,21 Allora gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No».
 
 

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