“Ciascuno di noi deve essere testimone della verità, ma la
verità non è fuori di noi, bisogna aiutare gli uomini a guardare in se
stessi, e dentro di loro che abita la verità, e dentro di loro che
brilla la luce di Dio che rende intellegibile la verità.”
La traccia del film narra gli ultimi trent'anni nella vita di
Agostino (354-430) dalla nomina a vescovo di Ippona (nell'attuale
Algeria) alla vittoria sul tribuno Marcellino (F. Garriba) nella disputa
teologica con i donatisti scismatici. Sullo sfondo si sviluppa il
declino dell'impero romano (con Roma messa a sacco nel 410 dai visigoti
di Alarico) di cui Agostino (D. Berkani) è testimone, ma di cui annuncia
il superamento.
Agostino viveva in Ippona, nel cenobio da lui fondato, quando il vescovo
Valerio che già l'aveva consacrato sacerdote per obbedienza, sentendosi
prossimo a morire, lo designò suo coadiutore e successore. Si trovavano
allora ad Ippona Alipio di Tagaste e Megalio di Calama per la riunione
dei vescovi della Numidia, che accettarono la richiesta di Valerio con
l'eccezione che comportava e consacrarono Aurelio Agostino tra il
giubilo del clero e del popolo. Da quel momento, il santo Vescovo non
conobbe più il silenzio del chiostro e, facendo violenza alle proprie
aspirazioni, si dedicò interamente alla sua diocesi e all'intera chiesa
africana. Fu subito attaccato dal vescovo donatista Macrobio e al
debellamento di quella eresia dedicò tutte le sue forze. Nonostante che i
"circumcellioni" s'aggirassero per le campagne al grido di "Deo laudes"
e attaccassero ferocemente i non eretici, Agostino si batté fortemente
affinché nella lotta dominasse la carità verso le persone.
ANNO
1972
PAESE
Roberto Rossellini
ATTORI
Virgilio Gazzolo, Giuseppe Alotta, Dary Berkani, Fabio
Carriba, Bruno Cattaneo, Leonardo Fioravanti, Livio Galassi, Giuseppe
Mannajuolo, Cesare Barbetti
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