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lunedì 8 gennaio 2018

Matteo, Capitolo 8, Versetti 28-34



Ed essendo venuto al di là del mare nella regione dei Geraseni, gli vennero incontro due indemoniati che uscivano dai sepolcri, furiosi al punto che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco che gridavano dicendo: Che cosa c’è fra noi e te, Gesù, Figlio di Dio? Sei venuto prima del tempo a tormentarci? C’era non lontano da loro una mandria di porci che pascolava. I demoni lo scongiuravano dicendo: Se ci scacci, mandaci in quella mandria di porci. E disse loro: Andate. Ed essi uscendo andarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti; i pastori fuggirono e giunti in città annunziarono tutte queste cose e il fatto dei due indemoniati. Ed ecco, tutta la città uscì incontro a Gesù, e vistolo lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.

Rabano: Gerasa è una città dell’Arabia oltre il Giordano, vicino al monte di Galaad, che è possedimento della tribù di Manasse, non lontano dal lago di Tiberiade, in cui furono precipitati i porci.

Agostino: Dio era conosciuto da loro per quel tanto che a lui era gradito di essere conosciuto, e a lui piaceva di essere conosciuto per quel tanto che era necessario. Perciò egli era conosciuto da i due indemoniati non per il fatto che egli è la vita eterna e la luce che illumina i buoni, ma per certi effetti temporali della sua potenza, e segni della sua presenza nascosta, che sono visibili agli spiriti angelici benché cattivi, piuttosto che alla debolezza della natura umana.

Remigio: Tutte le volte che i demoni venivano tormentati dal suo potere, e lo vedevano compiere segni e miracoli, pensavano che fosse il figlio di Dio; quando invece lo vedevano avere fame e sete e patire cose simili, dubitavano, e credevano che fosse un semplice uomo. Bisogna considerare che anche i Giudei increduli, quando dicevano che Cristo scacciava i demoni nel nome di Beelzebul, e gli Ariani dicevano che egli era una creatura, meritavano una condanna non solo per il giudizio di Dio, ma anche per l’ammissione dei demoni, che dichiaravano che Cristo era il figlio di Dio.

Remigio: I demoni non chiesero di essere mandati negli uomini poiché vedevano che colui dalla cui potenza erano torturati esisteva in forma umana. E neppure chiesero di essere mandati nelle pecore, poiché le pecore sono per ordinamento divino animali mondi, ed erano offerte nel tempio di Dio. Essi chiesero di essere mandati nei porci piuttosto che in altri animali non puliti poiché questo fra tutti gli animali è il più sporco; da cui il suo nome <<porcus>>, essendo sporco e che si diletta nella sporcizia; e anche i demoni si dilettano nella sporcizia del peccato. Essi non pregarono di essere inviati nell’aria a causa del loro eccessivo desiderio di fare del male agli uomini.

Crisostomo: I demoni uccisero i porci poiché cercano ovunque di rattristare gli uomini, e si rallegrano della loro perdizione. La grandezza del danno poi aumentava la fama dell’avvenimento; infatti veniva divulgato da molti, cioè da coloro che erano stati guariti, dai padroni dei porci e dai guardiani, ma mentre conveniva che essi adorassero e ammirassero il suo potere, lo allontanarono da sé. Considera anche la mansuetudine di Cristo dopo la potenza: quando coloro che avevano ricevuto i suoi favori lo volevano cacciare, egli non fece resistenza, ma si allontanò; e abbandonò coloro che si erano mostrati indegni del suo insegnamento, dando loro come maestri coloro che erano stati liberati dai demoni, e i pastori dai porci.

Ilario: I demoni, vedendo che non c’era più posto per loro fra i Gentili, pregano di poter dimorare fra gli eretici; questi, occupati da loro, vengono gettati nel mare, cioè nei desideri mondani, per istigazione dei demoni, e periscono nell’incredulità del resto dei pagani.

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