Allora, dunque, se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, ecco è là, non ci credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti tali da ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti. Voi però state attenti! Io vi ho predetto tutto. Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore, e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. E allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.
Agostino: Satana sarà sciolto dalle catene e spiegherà tutta la sua sua potenza in modo meraviglioso, e tuttavia menzognero. Si è soliti domandare perché questi prodigi sono chiamati dall'Apostolo prodigi menzogneri: se è perché non saranno che delle apparenze, e gli uomini vedranno dei prodigi che in realtà non vedono realmente, o se è perché, essendo dei veri prodigi, essi inganneranno gli uomini, che saranno persuasi che Dio solo può farli, non potendo comprendere questo potere di Satana che in quel momento, per la permissione divina, sarà più grande di quanto sia mai stato. Checché ne sia, non saranno sedotti se non quelli che lo avranno meritato.
Gregorio: Perché ciò che Dio conosce con una prescienza certa ci è presentato con una forma dubitativa con queste parole: se fosse possibile? Delle due è vera una sola cosa: se sono eletti, non può accadere; ma se non può accadere, non sono eletti. Questo dubbio della parola del Signore ci mostra scossa l'anima degli eletti. Tuttavia, poiché li vede persistenti nella fede e nelle buone opere, li chiama «eletti», ma malgrado la loro elezione nella perseveranza, essi saranno tentati dai predicatori dell'Anticristo che li vuole far cadere.
Segue: Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore, e gli astri si metteranno a cadere dal cielo. Beda: Le stelle, infatti nel giorno del giudizio sembreranno oscure, non per la diminuzione della loro luce, ma per il sopraggiungere della vera luce, cioè del sommo giudice; sebbene nulla impedisca di pensare che il sole e la luna, con le altre stelle, saranno veramente private della loro luce per un certo tempo, come accadde per il sole nella passione del Signore. Del resto, compiuto il giorno del giudizio, quando ci saranno il cielo nuovo e la terra nuove, avverrà quello che dice Isaia (30,26): «La luce della luna sarà come la luce del sole, e la luce del sole sette volte di più».
Segue: e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Teofilatto: Cioè le virtù angeliche si stupiranno, vedendo accadere cose così grandi e il giudizio dei loro conservi. Beda: Perché stupirsi se gli uomini tremano nel momento in cui le stesse potenze celesti sono scosse? Perché mi parlate dell'agitazione dei fogli di carta quando le colonne stesse tremano? Che cosa mi fa questo arbusto del deserto quando vedo il tremare di questo cedro del paradiso.

































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