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domenica 12 ottobre 2025

Video - El Pilar, la Prima Apparizione di Maria

Anche durante la sua vita terrena, Maria è apparsa ai discepoli di Gesù: alcuni documenti storici sostengono che è apparsa in quella che oggi è la terra di Spagna per sostenere nelle difficoltà i primi cristiani.

Stiamo parlando dell'apparizione del Pilar, in Spagna. Secondo la tradizione avvalorata da documenti risalenti al XIII sec., un giorno l'apostolo Giacomo si trovava sulle rive del fiume che attraversa la città di Saragozza, l'Ebro, pieno di sconforto perché la gente non rispondeva alla predicazione del Vangelo.

Quando improvvisamente vide la Vergine, in piedi sopra una colonna di marmo. Maria cominciò subito a confortarlo chiedendogli che venisse costruito lì un tempio. La colonna sulla quale apparve allora Maria, secondo le fonti storiche, sarebbe la stessa sulla quale è posta oggi la sua immagine.

Questo avvenimento, sempre secondo le fonti storiche, accadde nell'anno 39 o 40, quando pare che Maria si trovasse in realtà a Efeso. A quel tempo il cristianesimo muoveva i suoi primi passi in Spagna.

L'apostolo Santiago e gli otto testimoni che assistettero al prodigio cominciarono a costruire una chiesa, su cui si erge oggi la basilica di Saragozza, e il cui nome era "Cesaraugusta".

Passarono i secoli, la Chiesa andò incontro agli scismi e la Spagna subì l'invasione araba, però il santuario del Pilar, ricostruito in più occasioni, rimase sempre il cuore dei cristiani spagnoli.

All'intercessione della Vergine del Pilar vengono attribuiti diversi miracoli. Uno dei più conosciuti e documentati è il "Miracolo di Calanda", secondo cui un mendicante di nome Miguel Pellicer, originario di Calanda, vide ricrescere la gamba che gli era stata amputata nell'ottobre del 1637.

L'origine del cristianesimo in Spagna, che in un primo momento sembrò non riscuotere grande successo, ha nella Vergine del Pilar e nell'apostolo Giacomo i suoi pionieri. Per questa ragione, i cattolici spagnoli considerano il loro paese la "terra di Maria". Saragozza e Compostela, il Pilar e l'apostolo Giacomo, costituiscono i due assi fondamentali attorno a cui ruota la spiritualità del popolo spagnolo. 

 

PREGHIERA

"Oh Vergine del Pilar, Regina e Madre. La Spagna e tutte le nazioni ispaniche accolgono con gratitudine la Tua protezione costante e sperano di poter continuare a contare su di Te. Fa che possiamo ottenere da Tuo Figlio la forza nella fede, la sicurezza nella speranza e la perseveranza nell'amore". 


sabato 11 ottobre 2025

Marco, Capitolo 12, Versetti 13-17

Gli mandarono però alcuni Farisei ed Erodiani per coglierlo in fallo nel discorso. E venuti, quelli gli dissero: Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. E' lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no? Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda. Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: Di chi è questa immagine e l'iscrizione? Gli risposero: Di Cesare. Gesù disse loro: Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio. E rimasero ammirati di lui.

Beda: I principi dei sacerdoti, volendo impadronirsi di Gesù, avendo paura della folla, e no potendolo fare loro stessi, cercarono di farlo fare alle potenze temporali; in questo modo essi erano al di sopra del rimprovero di avere commesso questo attentato; per cui si dice: Gli mandarono però alcuni farisei ed Erodiani per coglierlo in fallo nel discorso.

Teofilatto: Abbiamo detto altrove, degli Erodiani, che erano la setta che pretendeva che Erode fosse il Cristo a causa della sparizione dei re della razza di Giuda, che coincideva con il suo avvento al trono. Altri dicono che questi Erodiani fossero dei soldati di Erode, che i Farisei portavano con sé per renderli testimoni delle parole di Cristo e per prenderlo e impadronirsi di lui. Nota la loro malizia in quanto si servono dell'adulazione per impadronirsi di lui; poiché è detto: Maestro, sappiamo che sei veritiero.

Girolamo: Essi lo interrogarono con delle parole melliflue, lo circondavano come delle api che hanno il miele sulla bocca e un pungiglione dietro.

Beda: Questa parola carezzevole e ingannatrice viene usata per indurlo a rispondere che teme più Dio che Cesare, e che non bisogna pagare le imposte, in modo che gli Erodiani che sono là, udendolo, trovino in lui l'autore di una sedizione contro Roma; per questo aggiungono: non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini.

Teofilatto: Così che non onori Cesare, cioè contro la verità. Per cui aggiungono: ma secondo verità insegni la via di Dio. E' lecito o no dare il tributo a Cesare? Questa parola era tutto un artificio e aveva un precipizio da ogni lato: poiché, se rispondeva che bisognava pagare il tributo a Cesare, si eccitava il popolo contro di lui presentandolo come se volesse ridurlo al suo servizio, e se diceva al contrario che ciò non era permesso, lo si accusava di sollevare il popolo contro Cesare. Ma la sede della sapienza seppe sfuggire al loro inganno; per cui segue: Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda. Ed essi glielo portarono.

Beda: Il denaro era una moneta che valeva dieci sesterzi, e aveva l'immagine di Cesare; per cui segue: Allora disse loro: Di chi è questa immagine e l'iscrizione? Gli risposero: Di Cesare. Coloro che pensano che la domanda del Salvatore fosse stata per ignoranza e non per volontà, da ciò imparino che egli poteva sapere di chi fosse quell'immagine; ma egli domanda per rispondere in modo competente alle loro parole; per cui segue: Gesù disse loro: Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio. Teofilatto: Come se dicesse: date ciò che ha l'immagine all'immagine, cioè il denaro a Cesare: potete infatti sia dare il tributo a Cesare, sia a Dio le cose che gli competono. Girolamo: Oppure diversamente: Rendete per forza a Cesare questa moneta che porta l'immagine di Cesare, e date liberamente voi stessi a Dio. Infatti «Il tuo volto, Signore, è stato segnato sopra di noi» (Sal 4,7), non quello di Cesare.

mercoledì 8 ottobre 2025

Atto di Riparazione al Sacro Cuore di Gesù

 Prescritto da Pio XI nell'enciclica Miserentissimus Redemptor de 1928, da recitarsi nella festa del Sacro Cuore.

Gesù dolcissimo, il cui immenso amore per gli uomini viene con tanta ingratitudine ripagato di oblio, di trascuratezza, di disprezzo, ecco che noi prostrati innanzi ai vostri altari intendiamo riparare con particolari attestazioni di onore una così indegna freddezza e le ingiurie con le quali da ogni parte viene ferito dagli uomini l'amantissimo vostro Cuore.

Ricordatevi però che noi pure altre volte ci macchiammo di tanta indegnità, e provandone vivissimo dolore, imploriamo anzitutto per noi la vostra misericordia, pronti a riparare con volontaria espiazione, non solo i peccati commessi da noi, ma anche quelli di coloro che, errando lontano dalla via della salute, o ricusando di seguire Voi come pastore e guida, ostinandosi nella loro infedeltà, o calpestando le promesse del battesimo, hanno scosso il soavissimo giogo della vostra legge.

E mentre intendiamo espiare tutto il cumulo di sì deplorevoli delitti, ci proponiamo di ripararli ciascuno in particolare: l'immodestia e le brutture della vita e dell'abbigliamento, le tante insidie tese dalla corruttela alle anime innocenti, la profanazione dei giorni festivi, le ingiurie esecrande scagliate contro Voi e i Vostri Santi, gli insulti lanciati contro il vostro Vicario e l'ordine sacerdotale, le negligenze e gli orribili sacrilegi ond'è profanato lo stesso Sacramento dell'amore divino, e infine le colpe pubbliche delle nazioni che osteggiano i diritti e il magistero della Chiesa da Voi fondata.

Ed oh! potessimo noi lavare col nostro sangue questi affronti! Intanto come riparazione dell'onore divino conculcato, noi vi presentiamo, - accompagnandola colle espiazioni della Vergine vostra Madre, di tutti i santi e delle anime pie - quella soddisfazione che Voi stesso un giorno offriste sulla croce al Padre e che ogni giorno rinnovate sugli altari, promettendo con tutto il cuore di voler riparare, per quanto sarà in noi e con l'aiuto della vostra grazia, i peccati commessi da noi e dagli altri e l'indifferenza verso sì grande amore, con la fermezza della fede, l'innocenza della vita, l'osservanza perfetta della legge evangelica, specialmente della carità, e di impedire inoltre con tutte le nostre forze le ingiurie contro di Voi, e di attrarre quanti più potremo alla vostra sequela.

Accogliete, ve ne preghiamo, o benignissimo Gesù, per l'intercessione della Beata Vergine Maria Riparatrice, questo volontario ossequio di riparazione, e vogliate conservaci fedelissimi nella vostra obbedienza e nel vostro servizio fino alla morte con il gran dono della perseveranza, mercè il quale possiamo tutti un giorno pervenire a quella patria, dove Voi col Padre e con lo Spirito Santo vivite e regnate Dio per tutti i secoli dei secoli. Così sia.

lunedì 6 ottobre 2025

Marco, Capitolo 12, Versetti 1-12

E cominciò a parlare loro in parabole: Un uomo piantò una vigna, la circondò di una siepe, scavò un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano. A suo tempo mandò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote. Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero. Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l'erede, su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra. E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri. Non avete forse letto questa Scrittura: «La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri»? Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono.

Girolamo: E' Dio Padre che il Salvatore chiama uomo con un sentimento umano; la vigna è la casa di Israele, la siepe sono gli Angeli che la custodiscono, il torchio è la legge, la torre il tempio, i vignaioli i sacerdoti.

Beda: Il primo servitore che fu inviato è quello stesso che trasmise loro la legge: Mosè. Essi lo rinviarono dopo averlo picchiato, poiché essi lo esasperarono nell'accampamento. Segue: Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. L'altro servo è il re Davide, e indica anche gli altri Salmisti. Ora, essi colpirono Davide sulla testa dopo averlo coperto di obbrobrio; poiché (1 Re 12,16) non facendo alcun conto dei versi dei Salmi, lo rigettarono dicendo: «Che abbiamo noi in comune con Davide?». Segue: Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero. Con questo terzo e con i suoi compagni intendi il coro dei Profeti; ma quali dei Profeti non furono perseguitati? D'altronde il Signore ci insegna che si possono mettere sotto questa triplice classificazione tutti coloro che hanno insegnato sotto la legge dicendo (Lc 24,44): «E' necessario che si compia tutto ciò che è stato scritto su di me nella legge, nei Profeti e nei Salmi».

Segue: Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! Teofilatto: Dio dice così non per esprimere che egli ignora ciò che sarà, ma per stabilire ciò che dovrebbe essere e ciò che sarebbe conveniente. Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l'erede, su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra. Il Signore prova nel modo più manifesto che i principi dei Giudei crocifissero il Figlio di Dio non per ignoranza, ma per invidia. Compresero infatti che egli era colui di cui fu detto (Sal 2,8): «Ti darò le genti come tua eredità». Dopo averlo ucciso, questi cattivi vignaioli, volendo soppiantarlo, si sforzeranno di estinguere la fede che si ha in lui e di stabilire la loro giustizia piuttosto che quella di Dio, e di innestare su di essi le nazioni. Segue: E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. Teofilatto: Cioè fuori da Gerusalemme: il Signore fu crocifisso fuori dalla città.

domenica 5 ottobre 2025

Video. Santa Faustina Kowalska - I Segreti del Vero Quadro della Divina Misericordia

Il quadro della Divina Misericordia che custodiamo qui a Vilnius è “l’unica immagine che Santa Faustina ha visto. Tutte le altre immagini, compresa quella che tutti pensano sia l’originale e custodita a Cracovia, sono state realizzate dopo la morte di Suor Faustina e con l’aiuto delle fotografie dell’immagine autentica”. Così l’Arcivescovo di Vilnius (Lituania), mons. Gintaras Grušas, in un’intervista per il programma “Indagine ai confini del Sacro”, in onda domenica 23 aprile alle 22.45, in occasione della festa liturgica dedicata alla Divina Misericordia, ha rivendicato l’autenticità del dipinto chiarendo che il quadro custodito in Polonia in realtà è solo una copia. Nel reportage con immagini inedite, realizzato dal curatore del programma David Murgia, e dal titolo ‘Storia e segreti del vero quadro della Divina Misericordia’ l’Arcivescovo ha sottolineato che “dietro questo quadro c’è una lunga storia durata oltre cinquanta anni e per questo il ‘nostro’ quadro è l’immagine meno conosciuta nel mondo”. Tv2000, dando conto delle diverse paternità rivendicate dalla Lituania e dalla Polonia sul vero quadro del Gesù Misericordioso nato dalla richiesta di Cristo a Santa Faustina Kowalska in un’apparizione, ha ripercorso le vicende incredibili del dipinto che ha dato il via al culto omonimo praticato da milioni di persone. Al momento infatti sono due le immagini al mondo che rappresentano il Gesù Misericordioso su cui da anni è aperta una fervente contesa: il quadro dipinto per la prima volta a Vilnius in Lituania da un artista locale alla presenza di Suor Faustina e quello realizzato da un altro pittore 10 anni dopo nel 1943 nato dal alcune foto dell’originale e che venne posto nel Santuario della Divina Misericordia a Cracovia. Le vicende di questa immagine sono degne di una spy-story che si snoda tra Polonia, Lituania e Bielorussia, in cui si intrecciano guerre, persecuzioni, due regimi totalitari, alcune donne e due artisti. Questo dipinto, infatti, è stato nascosto, sembrava ormai perduto e infine è stato ritrovato. La conservazione nel tempo di questa immagine è da attribuire al meticoloso lavoro di alcune donne coraggiose che sono riuscite a salvare questo dipinto dal nazismo e dal comunismo. Anche a costo di sacrifici e deportazioni. 


sabato 4 ottobre 2025

San Francesco d'Assisi - Commento al Pater Noster

«O santissimo Padre nostro: creatore, redentore, consolatore e salvatore nostro.

Che sei nei cieli: negli angeli e nei santi, illuminandoli alla conoscenza, perché tu, Signore, sei luce, infiammandoli all’amore, perché tu, Signore, sei amore, ponendo la tua dimora in loro e riempiendoli di beatitudine, perché tu, Signore, sei il sommo bene, eterno, dal quale proviene ogni bene e senza il quale non esiste alcun bene.

Sia santificato il tuo nome: sifaccia luminosa in noi la conoscenza di te, affinché possiamo conoscere l’ampiezza dei tuoi benefici, l’estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi.

Venga il tuo regno: perché tu regni in noi per mezzo della grazia e ci faccia giungere nel tuo regno, ove la visione di te è senza veli,
l’amore di te è perfetto,
la comunione di te è beata,
il godimento di te senza fine.

Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra: affinché ti amiamo con tutto il cuore, sempre pensando a te; con tutta l’anima, sempre desiderando te; con tutta la mente, orientando a te tutte le nostre intenzioni e in ogni cosa cercando il tuo onore; e con tutte le nostre forze, spendendo tutte le nostre energie e sensibilità dell’anima e del corpo a servizio del tuo amore e non per altro; e affinché possiamo amare i nostri prossimi come noi stessi, trascinando tutti con ogni nostro potere al tuo amore, godendo dei beni altrui come dei nostri e nei mali soffrendo insieme con loro e non recando nessuna offesa a nessuno.

Il nostro pane quotidiano: il tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo, dà a noi oggi: in memoria, comprensione e reverenza dell'amore che egli ebbe per noi e di tutto quello che per noi disse, fece e patì.

E rimetti a noi i nostri debiti: per la tua ineffabile misericordia, per la potenza della passione del tuo Figlio diletto e per i meriti e l'intercessione della beatissima Vergine e di tutti i tuoi eletti.

Come noi li rimettiamo ai nostri debitori: e quello che non sappiamo pienamente perdonare, tu, Signore, fa' che pienamente perdoniamo sì che, per amor tuo, amiamo veramente i nemici e devotamente intercediamo presso di te, non rendendo a nessuno male per male e impegnandoci in te ad essere di giovamento a tutti

E non ci indurre in tentazione: nascosta o manifesta, improvvisa o insistente.

Ma liberaci dal male: passato, presente e futuro.

Gloria al Padre, ecc.».

martedì 30 settembre 2025

Film - Il Tormento e l'Estasi (1965)


Michelangelo (Heston) è già un affermato scultore quando viene incaricato da papa Giulio II di affrescare la Cappella Sistina. Tra tormenti artistici e personali litigi con il ruvido committente, Michelangelo distrugge le sue pitture, si ammala, cade dall'impalcatura. Sta quasi per abbandonare l'impresa, ma in extremis arriva la riconciliazione col papa e col proprio genio pittorico.
 
ANNO 1965
 
PAESE 

 
REGIA Carol Reed
 
ATTORI Charlton Heston, Rex Harrison, Diane Cilento
 
 

http://ok.ru/video/4951991519914

domenica 28 settembre 2025

Marco, Capitolo 11, Versetti 27-33

E vengono di nuovo a Gerusalemme. E mentre camminava nel tempio si accostano a lui i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dicono: Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità, perché tu faccia questo? Ma Gesù rispondendo dice loro: Vi farò anch'io una domanda, e rispondetemi, e vi dirò con quale autorità faccio queste cose: il battesimo di Giovanni era dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi. Ma essi pensavano fra loro dicendo: Se diremo dal cielo dirà: Perché dunque non gli avete creduto? Se diremo dagli uomini, abbiamo timore del popolo. Tutti infatti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. E rispondendo dicono a Gesù: Non lo sappiamo. E rispondendo Gesù dice loro: Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose.

Teofilatto: Poiché il Signore aveva cacciato dal tempio coloro che ne avevano fatto come una taverna di ladri, questi, irritati, vennero a lui per tentarlo e per interrogarlo; per cui si dice: E vengono di nuovo a Gerusalemme. E mentre camminava nel tempio si accostano a lui i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dicono: Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità, perché tu faccia questo? Come se dicessero: chi sei tu per fare tali cose? Forse ti sei costituito dottore e ti ordini principe dei sacerdoti?

Beda: E certamente quando dicevano: Con quale autorità fai queste cose? Dubitavano del potere di Dio e volevano sottintendere che era del diavolo ciò che faceva; aggiungendo inoltre: chi ti ha dato questa autorità? manifestamente negavano il Figlio di Dio, ritenendo che facesse segni non con le forze proprie ma con quelle altrui.

Teofilatto: Dicevano poi ciò credendo di sottoporlo a giudizio, così che, se avesse detto: con la mia autorità, lo avrebbero potuto catturare; e se avesse detto: con l'autorità di altri, avrebbe fatto sì che il popolo se ne andasse via da lui, poiché credeva che egli fosse Dio. Ma il Signore li interroga su Giovanni non vanamente, né in modo sofistico, ma perché Giovanni aveva reso testimonianza a lui; per cui segue: Ma egli rispondendo dice loro: Vi farò anch'io una domanda.

Beda: Certamente il Signore avrebbe potuto confutare la calunnia dei tentatori con un'aperta risposta, ma prudentemente interrogò, affinché o con il loro silenzio o con la loro sentenza venissero condannati; il che apparve da ciò che si aggiunge: Ma essi pensavano fra loro dicendo: Se diremo dal cielo dirà: Perché dunque non gli avete creduto? Come se dicesse: colui che confessate che ha avuto una profezia dal cielo mi ha dato testimonianza, e da lui avete udito con quale autorità faccio queste cose.

Segue: Se diremo dagli uomini, ecc. Beda: Videro dunque che con qualunque risposta sarebbero caduti nel laccio, temendo la lapidazione, ma più ancora temendo la confessione della verità; per cui segue: E rispondendo dicono a Gesù: Non lo sappiamo. Girolamo: Gli invidiosi sono oscurati dalla lampada, per cui si dice (Sal 131,17-18): «Ho preparato una lampada al mio Cristo: riempirò di confusione i suoi nemici».

Segue: E rispondendo Gesù dice loro: Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose. Beda: Come se dicesse: non vi dico ciò che so poiché non volete confessare ciò che sapete. Bisogna sapere che soprattutto per due motivi si deve nascondere la conoscenza della verità a chi la chiede: o quando colui che chiede è poco capace di comprendere la risposta, o quando uno se ne è reso indegno per il disprezzo della verità.

sabato 27 settembre 2025

Video - San Vincenzo de' Paoli narrato attraverso l’Arte

Il video racconta brevemente le più belle raffigurazioni di san Vincenzo e del suo carisma con cui i nostri Padri, tra il ‘700 e il ‘900, hanno voluto glorificare e tramandare il carisma vincenziano attraverso la bellezza dell’arte. Sull’onda della glorificazione della santità di san Vincenzo proclamata dalla Chiesa, proprio allora iniziò infatti un filone di pittura celebrativa del carisma vincenziano con dipinti d’autore di primo livello, come Aureliano Milani, Sebastiano Conca e Giacomo Zoboli a Roma, oppure Vittorio Amedeo Rapous e Michele Antonio Milocco a Torino, o Giuseppe Antonio Petrini a Bergamo, o Giuseppe Peroni a Piacenza, o ancora Pietro Micheli a Pavia e a Genova, e Giacomo Antonio Boni sempre a Genova. 

 

giovedì 25 settembre 2025

Marco, Capitolo 11, Versetti 19-26

Ed essendo venuta la sera, usciva dalla città. E passando di mattina, videro il fico divenuto secco dalle radici. E Pietro, ricordatosi, gli disse: Rabbi, ecco, il fico che hai maledetto si è inaridito. E rispondendo Gesù disse loro: Abbiate fede in Dio. In verità vi dico che chiunque dirà a questo monte: Levati e gettati nel mare, e non esiterà nel suo cuore, ma crederà che qualunque cosa abbia detto avverrà, gli avverrà. Per questo vi dico: Tutto ciò che chiederete nella preghiera, credete che lo riceverete, e vi accadrà. E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, affinché anche il Padre vostro che sta nei cieli rimetta a voi i vostri peccati. Perché se voi non perdonerete, nemmeno il Padre vostro che è nei cieli rimetterà a voi i vostri peccati.

Teofilatto: Il miracolo apparve grande perché si secca un albero così umido e verde. Sebbene poi Matteo dica che il fico si seccò subito e che vedendo ciò i discepoli furono meravigliati, non meravigliarti se adesso odi da Marco che i discepoli videro il fico inaridito il giorno dopo: infatti ciò che viene detto da Matteo va inteso nel senso che non videro subito, ma il giorno dopo. Agostino: Si intende poi che non si inaridì quando videro, ma subito quando fu maledetto: infatti non lo videro mentre si seccava, ma quando fu seccato del tutto; e così intesero che si inaridì subito alla parola del Signore.

Crisostomo: Che Pietro e gli altri discepoli si siano meravigliati non appartiene alla perfetta fede; infatti ciò non era grande per Dio. Poiché dunque non conoscevano chiaramente il suo potere, la loro ignoranza li fece prorompere nella meraviglia; per cui si aggiunge: E rispondendo Gesù disse loro: Abbiate fede in Dio. In verità vi dico che chiunque dirà a questo monte ecc.., come se dicesse: non potrete soltanto seccare un albero, ma anche trasmutare un monte con il comando e il precetto.

Beda: Poiché il diavolo è indicato col nome di monte per la superbia, questo monte, al comando di coloro che sono coraggiosi nella fede, è strappato da terra e gettato in mare quando i santi dottori predicano la parola di Dio, e così lo spirito immondo è tolto dal cuore di coloro che sono preordinati alla vita. Allora gli è permesso di esercitare il furore della tirannia nei cuori turbati e amari degli infedeli, e vi si esercita tanto più crudelmente quando più soffre di essere stato impedito di nuocere ai primi.

Segue: Per questo vi dico: Tutto ciò che chiederete nella preghiera, credete che lo riceverete, e vi accadrà. Teofilatto: Chi infatti crede con affetto, evidentemente innalza a Dio il suo cuore, e a lui si congiunge, e il suo cuore riscaldato è per lui una prova che egli ha già ottenuto quando ha domandato. Chi l'ha provato lo comprenderà, e mi pare che lo provino tutti coloro che hanno la maniera e il modo della fede vera. È per questo che il Signore aggiunge che noi riceviamo tutto ciò che domandiamo con fede, e colui che crede che tutto è stato prestabilito da Dio nella sua vita, quando intercederà con lacrime, e nella preghiera terrà i suoi pensieri fissi ai piedi del Signore, otterrà ogni cosa giusta che avrà domandato. Vuoi anche un altro mezzo per ottenere ciò che chiedi? Perdona, se un tuo fratello ha peccato contro di te; e questo è ciò che si aggiunge: E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, affinché anche il Padre vostro che sta nei cieli rimetta a voi i vostri peccati.

mercoledì 24 settembre 2025

Cartone Animato - Superbook

Attraverso le avventure accattivanti di due fanciulli che viaggiano nel tempo con il loro amico robot, Superbook insegna ai bambini dei principi morali eterni e delle lezioni di vita basate sulla Bibbia. Viaggia nel passato con Chris, Joy, Gizmo e preparati ad un’avventura epica! 


martedì 23 settembre 2025

Preghiera di Padre Pio dopo la Comunione

RESTA con me, Signore, perché è necessario averTi presente per non dimenticarTi. Tu sai con quanta facilità Ti abbandono....
RESTA con me, Signore, perché sono debole ed io ho bisogno della Tua fortezza per non cadere tante volte!
RESTA con me, Signore, perché Tu sei la mia vita e senza di te vengo meno nel fervore.
RESTA con me, Signore, perché Tu sei la mia luce e senza di te sono nelle tenebre.
RESTA con me, Signore, per mostrarmi la Tua volontà.
RESTA con me, Signore, perché oda la Tua voce e ti segua.....
RESTA con me,Signore, perché desidero amarTi molto ed essere sempre in Tua compagnia!
RESTA con me, Signore, se vuoi che Ti sia fedele.
RESTA con me, Gesù, perché quantunque la mia anima sia assai povera, desidera essere per Te un luogo di consolazione, un nido d’amore.
RESTA Gesù, perché si fa tardi e il giorno declina… cioè passa la vita… si avvicina la morte, il giudizio, l’eternità… ed è necessario raddoppiare le mie forze, acciocché non venga meno nel cammino e per questo ho bisogno di Te. Si fa tardi e viene la morte!… M’inquietano le tenebre, le tentazioni, le aridità, le croci, le pene ed oh! quanto ho bisogno di Te, Gesù mio, in questa notte d’esilio!
RESTA Gesù, con me, perché in questa notte della vita e dei pericoli ho bisogno di Te. Fa che Ti conosca come i Tuoi discepoli allo spezzar del pane… cioè che l’Unione Eucaristica sia luce che dissipa le tenebre, la forza che mi sostiene e l’unica beatitudine del mio cuore.
RESTA Signore, con me, perché quando arriva la morte, voglio stare unito a Te, se non realmente per la Santa Comunione, almeno per la grazia e per l’amore.
RESTA Gesù, con me, non Ti chiedo la Tua consolazione divina, perché non la merito, però il dono delle Tua sapientissima presenza. Oh! Sì, Te lo chiedo.
RESTA Signore con me, Te solo cerco, il Tuo amore, la Tua grazia, la Tua volontà, il Tuo cuore, il Tuo Spirito, perché Ti amo e non chiedo altra ricompensa che aumento di amore. Amore solido, pratico. AmarTi con tutto il mio cuore sulla terra, per seguire ad amarTi con perfezione per tutta l’eternità. Così sia.

lunedì 22 settembre 2025

Preghiera alla Vergine Maria di San Tommaso da Villanova

O Vergine senza macchia, o bella Maria, santa Madre di Dio, piena di grazia, riguardate al divoto affetto dei vostri servi, che si compiacciono e danno lode a Dio della Vostra gloria. Degnatevi, o Signora dolcissima, di amare chi vi ama: e se gradite la pia divozione con cui festeggiamo il Vostro santo principio, prendetevi cura del nostro ultimo fine, e fate che il termine di questo esilio ci sia felice passaggio al riposo eterno. Così sia.


(Mateo Cerezo, San Tommaso di Villanova distribuisce elemosine ai mendicanti, XVII secolo.)

domenica 21 settembre 2025

Marco, Capitolo 11, Versetti 15-18

E vengono a Gerusalemme, ed entrato nel tempio cominciò a scacciare chi vendeva e comprava nel tempio, e rovesciò le tavole dei banchieri e le cattedre di coloro che vendevano le colombe; e non permetteva che alcuno trasportasse qualche vaso nel tempio. E li istruiva dicendo: Non è forse scritto che: «la mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti?». Ma voi invece ne avete fatto «una spelonca di ladri». Udito ciò, i principi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Infatti lo temevano poiché tutta la folla ammirava il suo insegnamento.

E vengono a Gerusalemme, ed entrato nel tempio cominciò a scacciare chi vendeva e comprava nel tempio. Beda: Bisogna credere che con ciò che il Signore vide vendere e comprare nel tempio era tutto ciò che era necessario per il ministero che veniva esercitato nel tempio. Se dunque ciò che altrove poteva farsi liberamente il Signore non tollera di vederlo fare nel tempio, con quanta più forte ragione la collera di Dio si accenderà nel veder fare nel tempio ciò che è sempre proibito anche altrove?

Segue: e rovesciò le cattedre di coloro che vendevano le colombe. Beda: Poiché lo Spirito Santo apparve sopra il Signore sotto forma di colomba, giustamente con le colombe si designano i carismi dello Spirito Santo. Si vende dunque la colomba quando l'imposizione delle mani, mediante la quale si riceve lo Spirito Santo, è offerta a pagamento. Rovesciò i banche dei venditori di colombe perché coloro che trafficano la grazia dello Spirito Santo sono privati del ministero sacerdotale sia davanti a Dio, sia davanti agli uomini.

Segue: e non permetteva che alcuno trasportasse qualche vaso nel tempio. Beda: Si tratta di quei vasi che servivano a questo commercio nel tempio; e non bisogna pensare che si trattasse di vasi che servivano per il tempio stesso, e che il Signore ordinasse che li si gettasse fuori o proibisse che venissero fatti entrare nel tempio. Noi vediamo qui il Salvatore darci una figura del giudizio che egli dovrà esercitare più tardi cacciando dalla Chiesa i perversi e minacciandoli di pene eterne come con una frusta, per impedire loro di tornare a turbare la Chiesa. Quanto ai peccati che sono scivolati nel cuore dei fedeli, la compunzione che viene da Dio li fa sparire, e il soccorso della grazia e là per impedire che ricompaiano.

venerdì 19 settembre 2025

Preghiera a Nostra Signora de La Salette



O nostra Signora di La Salette, vera Madre addolorata, 

ricordati delle lacrime che hai versato per me sul Calvario; 
ricordati anche della cura che hai sempre avuto per me nel sottrarmi alla giustizia di Dio 
e guarda se, dopo aver fatto tanto per questo tuo figlio, puoi abbandonarlo. 

Rianimato da tale consolante pensiero, mi prostro ai tuoi piedi, 

nonostante le mie infedeltà e ingratitudini. 
Non respingere la mia preghiera, o Vergine riconciliatrice, 
ma convertimi e fammi la grazia di amare Gesù sopra ogni cosa, 
e anche di consolare Te con una santa vita, 
affinché io possa un giorno contemplarti in Cielo. 

Nostra Signora di La Salette, riconciliatrice dei peccatori, 
ottienimi la grazia di santificare le feste e la domenica, giorno del Signore, 
come Egli chiede ai suoi figli. 
Intercedi inoltre, Madre addolorata, 
affinché sia estirpato dalla nostra Patria il grave peccato della bestemmia. 

Nostra Signora di La Salette, prega per me che ricorro a Te. 

Amen.

Cartone Animato - San Gennaro

*Oggi ci immergiamo nella storia vera e toccante di San Gennaro, il grande Patrono di Napoli, raccontata in un emozionante cartone animato!* ✨ Scopriremo insieme la vita del *Vescovo di Benevento Gennaro**, come la sua profonda fede lo ha portato a diventare un santo venerato, un vero faro di speranza per tutti i cristiani. Ti sveleremo la sua incredibile forza nell'**affrontare i leoni* senza paura e la sua eroica *battaglia contro le angherie e la persecuzione**, difendendo chi credeva. Questa è una storia di **coraggio, sacrificio e amore incondizionato* che ci insegna il valore di rimanere fedeli ai propri principi, anche di fronte alle più grandi sfide. 

  

mercoledì 17 settembre 2025

Preghiera per l'Impressione delle Stimmate di San Francesco d'Assisi


San Francesco nutrì, fin dalla sua conversione, una tenerissima devozione a Cristo crocifisso; devozione che diffuse sempre con le parole e la vita.
Il 17 Settembre del 1224, mentre sul monte della Verna era immerso nella meditazione, il Signore Gesù, con un prodigio singolare, gli impresse nel corpo le stimmate della sua passione.
 
 
Preghiera 
 
O Dio che, per infiammare il nostro spirito
con il fuoco del tuo amore,
hai impresso nel corpo del serafico Padre san Francesco
i segni della passione del tuo Figlio,
concedi a noi, per sua intercessione,
di conformarci alla morte del Cristo
per essere partecipi della sua risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
 

Documentario - O Tutto o Niente! (Suor Clare Crockett)

Un’attrice nascente abbandona la sua carriera e le porte verso la fama che le si aprono, per dare la sua vita a Dio. Può essere che alcuni vedano in questo un fallimento totale. Ma... è stato proprio così? In questo film parlano coloro che conobbero Sr. Clare. Dopo la sua tragica morte nel terremoto del 2016 in Ecuador, sembrava che il fallimento avesse messo la definitiva parola ‘fine’. Ma tuttavia molti pensano che la storia non sia finita lì. Grazie agli archivi delle Serve del Focolare della Madre, nei quali si conservano foto e video di più di 15 anni della vita di Sr. Clare, in questo documentario HM Televisione presenta la storia vera di questa suora, che diede TUTTO a Dio, senza tenere per sé NIENTE. 


martedì 16 settembre 2025

Catechesi del Papa Benedetto XVI su San Cipriano di Cartagine

 

UDIENZA GENERALE

Piazza San Pietro
Mercoledì, 6 giugno 2007

Cari fratelli e sorelle,

nella serie delle nostre catechesi su grandi personalità della Chiesa antica, arriviamo oggi a un eccellente Vescovo africano del III secolo, san Cipriano, che «fu il primo Vescovo che in Africa conseguì la corona del martirio». In pari grado la sua fama – come attesta il diacono Ponzio, che per primo ne scrisse la vita – è legata alla produzione letteraria e all’attività pastorale dei tredici anni che intercorrono fra la sua conversione e il martirio (cfr Vita 19,1; 1,1). Nato a Cartagine da ricca famiglia pagana, dopo una giovinezza dissipata Cipriano si converte al cristianesimo all’età di 35 anni. Egli stesso racconta il suo itinerario spirituale: «Quando ancora giacevo come in una notte oscura», scrive alcuni mesi dopo il Battesimo, «mi appariva estremamente difficile e faticoso compiere quello che la misericordia di Dio mi proponeva ... Ero legato dai moltissimi errori della mia vita passata, e non credevo di potermene liberare, tanto assecondavo i vizi e favorivo i miei cattivi desideri ... Ma poi, con l’aiuto dell’acqua rigeneratrice, fu lavata la miseria della mia vita precedente; una luce sovrana si diffuse nel mio cuore; una seconda nascita mi restaurò in un essere interamente nuovo. In modo meraviglioso cominciò allora a dissiparsi ogni dubbio ... Comprendevo chiaramente che era terreno quello che prima viveva in me, nella schiavitù dei vizi della carne, ed era invece divino e celeste ciò che lo Spirito Santo in me aveva ormai generato» (A Donato 3-4).

Subito dopo la conversione, Cipriano – non senza invidie e resistenze – viene eletto all’ufficio sacerdotale e alla dignità di Vescovo. Nel breve periodo del suo episcopato affronta le prime due persecuzioni sancite da un editto imperiale, quella di Decio (250) e quella di Valeriano (257-258). Dopo la persecuzione particolarmente crudele di Decio, il Vescovo dovette impegnarsi strenuamente per riportare la disciplina nella comunità cristiana. Molti fedeli, infatti, avevano abiurato, o comunque non avevano tenuto un contegno corretto dinanzi alla prova. Erano i cosiddetti lapsi – cioè i «caduti» –, che desideravano ardentemente rientrare nella comunità. Il dibattito sulla loro riammissione giunse a dividere i cristiani di Cartagine in lassisti e rigoristi. A queste difficoltà occorre aggiungere una grave pestilenza che sconvolse l’Africa e pose interrogativi teologici angosciosi sia all’interno della comunità sia nel confronto con i pagani. Bisogna ricordare, infine, la controversia fra Cipriano e il Vescovo di Roma, Stefano, circa la validità del Battesimo amministrato ai pagani da cristiani eretici.

lunedì 15 settembre 2025

Preghiere alla Beata Vergine Maria Addolorata

  

Preghiera per chiedere una grazia:

"Madonna Addolorata, con sincero pentimento vengo a te, o Vergine madre dei dolori. Quando ricordo che tu sei la madre della Misericordia, il conforto degli afflitti, la tesoriera della grazia divina, sento la fiducia rinascere nel mio cuore. A te affido il mio dolore, la mia vita e il mio cuore. Madre che tutto puoi, prega per me, povero peccatore. Amen".

Preghiera per la consolazione e l'intercessione:

"Vergine Addolorata, presso la Croce di tuo Figlio sei l'umanità obbediente e fedele, docile alla Parola, aperta allo Spirito. Muovi i tuoi occhi misericordiosi verso quanti abbiamo smarrito la via del bene, perché non venga resa vana la Croce di Cristo. Aiutaci a non perdere mai la fede e la speranza, e a confidare nella tua intercessione materna".
 
Invito alla perseveranza:
 
"O Madre dei dolori, tu che hai condiviso la sofferenza di tuo Figlio, comprendi il nostro dolore, la nostra angoscia e le nostre ferite. Ti affidiamo le nostre sofferenze, le nostre paure e i nostri dubbi, e ti chiediamo di presentarli a Gesù, affinché li trasformi in una fonte di grazia e di redenzione. Insegnaci a offrire le nostre croci con fede, come hai fatto tu".

venerdì 12 settembre 2025

Video. Padre Amorth - Nella Lotta col Diavolo Possiamo Fare la Nostra Parte. Occorre la Fede

 

In occasione dell'uscita del suo libro ("L'ultimo esorcista") tempi.it ha incontrato il sacerdote che ha dedicato la vita a combattere il demonio: «I diavoli sono tantissimi, ma gli angeli sono molti di più, sono miliardi e vincono sulle presenze sataniche». «Benedetto XVI è un grande nemico del demonio»


giovedì 11 settembre 2025

Blog in Memoria di Charlie Kirk (1993-2025)

  

Charlie Kirk, attivista conservatore e pro life americano, è stato assassinato a soli 31 anni durante un evento all'Utah Valley University.
 
Gli hanno sparato mentre ispirava i giovani a difendere i valori conservatori e cristiani.
 
Era leggendario, un guerriero per la gioventù contro l'indottrinamento progressista. Un difensore della Verità!
 
Charlie non era solo un attivista, era un padre, un marito, un difensore della vita e della famiglia tradizionale.
 
Il suo movimento, Turning Point USA, ha svegliato generazioni dal torpore del politicamente corretto, combattendo l'aborto, l’ideologia gender e il globalismo che ci vuole sottomessi.
 
Ora ce l'hanno portato via.
 
Preghiamo che Dio onnipotente lo accolga in cielo.
 
Preghiamo per sua moglie Erika, i suoi figli e la sua famiglia, affinchè Dio doni loro consolazione.
 
Requiem aeternam 🙏🏻

lunedì 8 settembre 2025

Firma la Petizione per Chiedere al Papa Leone XIV che sia Restaurata la Preghiera del Padre Nostro nella sua Formula Originale

 

Sarà presentata una supplica a Sua Santità Leone XIV affinchè sia riportata nella liturgia e nell'orazione privata, la preghiera del “Padre Nostro” così come la Chiesa l'ha recitata per duemila anni, il cui testo ha di recente subito modifiche.
L'iniziativa non risponde solo alla sensibilità dei fedeli che vogliono pregare con le stesse parole di Gesù riportate nei Vangeli di Matteo e Luca, ma assume anche un valore culturale e identitario, e questo riguarda tutti.
La Supplica al Santo Padre, infatti, riafferma l'idea di una “Chiesa di sempre” nella quale vi sono cose che non possono cambiare. Un messaggio di continuità e di saldezza, oltre che di Fede. Non sfugge a nessuno, infatti, che il culto del cambiamento, nella Chiesa, incoraggi i nemici del Cristianesimo, che abbondano.
Nemici, dentro e fuori la Chiesa, che auspicano un Cristianesimo che, lungo continui “aggiustamenti”, alla fine perda i suoi caratteri e svanisca nella coscienza collettiva dell'Occidente per essere sostituito da altro, e da altri.

venerdì 5 settembre 2025

Video - Madre Teresa di Calcutta contro l'Aborto

 

Intervento di Madre Teresa di Calcutta da "Un segno per la vita" trasmissione di RaiUno per il Congresso Eucaristico diocesano Paladozza di Bologna, 26 settembre 1987. 

 

giovedì 4 settembre 2025

Preghiere a Santa Rosalia

O cara verginella Rosalia, che colla vostra speciale intercessione liberaste tante volte la nostra patria dai tremendi flagelli dell'ira divina. deh intercedete oggi per noi presso il Dio delle misericordie, acciocchè non voglia riguardare alla enormità dei nostri peccati per punirci, ma ci accordi invece tempo alla penitenza. Le vostre reliquie che sono in mezzo a noi, ci assicurino della vostra protezione e ci ottengano da Dio la grazia di glorificarlo insieme con voi nel cielo. Per tutti i secoli dei secoli Cosi sia. 

☩ 

Ammirabile S. Rosalia, che risoluta di ricopiare in voi stessa l'immagine più possibilmente perfetta del vostro unico bene, il Redentore Crocifisso, vi applicaste a tutti i rigori della più aspra penitenza nella solitudine di una spelonca, in cui faceste sempre vostra delizia l'estenuare colle veglie ed i digiuni, il macerar coi flagelli la vostra innocente carne impetrate a noi tutti la grazia di domar sempre coll'esercizio dell'evangelica mortificazione tutti i nostri ribelli appetiti, e di far sempre pascolo del nostro spirito la meditazione la più devota di quelle cristiane verità, che solo ci possono procurare il vero benessere in questa vita e l'eterna beatitudine nell'altra. Parer, Ave e Gloria.

sabato 30 agosto 2025

Video. Maria Simma - Il Destino delle Anime che si Tolgono la Vita

 

In questo video esploriamo la straordinaria testimonianza di Maria Simma, la mistica austriaca conosciuta in tutto il mondo per il suo legame profondo con le anime del purgatorio. Attraverso i suoi racconti, entriamo in un viaggio spirituale che ci guida a comprendere meglio cosa accade nell’attimo della morte, quando ogni anima si trova di fronte alla verità assoluta della propria vita.

Maria Simma ci ricorda che la vita terrena non è un cammino privo di conseguenze, ma una preparazione alla realtà eterna. Le sue esperienze aprono uno sguardo unico sul mistero della morte, della purificazione e della misericordia di Dio. Con parole semplici ma profonde, ci insegna che non sono le apparenze esteriori a determinare il destino dell’anima, bensì l’amore vissuto, il pentimento sincero e la capacità di perdonare.

Nel video vengono affrontati temi intensi e universali: il dolore delle anime che si tolgono la vita, la responsabilità di chi abbandona e ferisce, la forza della preghiera, i casi di conversione improvvisa e la rivelazione della vita intera che ogni anima riceve nell’istante del trapasso. Le testimonianze di Maria Simma ci spingono a riflettere sulla nostra esistenza quotidiana, a vivere con più consapevolezza e a non rimandare la nostra conversione.

Questo contenuto è pensato per chi cerca ispirazione, luce e consolazione di fronte ai grandi misteri della fede cristiana. È un invito a riscoprire il valore della preghiera per le anime del purgatorio, a vivere con maggiore compassione e a confidare sempre nella misericordia divina. 


Fumetto - Karol Wojtyla. Il Papa del Terzo Millennio

 

Lunga storia sulla vita di Papa Giovanni II pubblicata su uno speciale supplemento della rivista "Il Giornalino" nel 2005.


I testi sono di Toni Pagot e i disegni di Sergio Toppi.


Link nei commenti..... 👇


giovedì 28 agosto 2025

Film - La Gerusalemme Liberata (1957)

 
La vicenda è ambientata in pieno Medioevo al tempo in cui i Papi lanciavano verso Oriente schiere di eserciti contro gli infedeli musulmani: le crociate. La storia narra della guerra definitiva contro la città di Gerusalemme in Terra santa per liberare il Santo Sepolcro dalle mani dei nemici. Il protagonista è un cavaliere cristiano, Tancredi, che mentre cavalca alla volta di Gerusalemme incontra una guerriera musulmana, Clorinda, di cui si innamora. Clorinda, pur ricambiando l'amore del crociato, è votata alla difesa della città contro i cristiani. Così i due si separano, ognuno fedele alla propria missione. 
 

ANNO 1957
 
PAESE 
 


REGIA Carlo Ludovico Bragaglia

ATTORI Francisco Rabal, Sylva Koscina, Gianna Maria Canale, Carlo Hinterman, Elena Sangro

 

martedì 26 agosto 2025

Scoperta Moneta Romana in Norvegia con l’Immagine di Cristo

Una moneta d’oro antica, definita “molto rara” dagli archeologi, è stata scoperta di recente nelle montagne della Norvegia centrale.

Il ritrovamento è avvenuto a Vestre Slidre, una città rurale famosa per lo sci, nella contea dell’Innlandet, nel centro-sud della Norvegia, grazie a un cercatore con un metal detector. Tecnicamente conosciuta come “histamenon nomisma,” questa moneta è stata introdotta per la prima volta intorno al 960 d.C. ed è stata utilizzata come valuta bizantina standard.

Questo significa che l’oggetto ha viaggiato per oltre 1600 miglia dal suo luogo d’origine fino al punto in cui è stato trovato. Un comunicato stampa afferma che “il suo stato di conservazione è eccezionale, sembrando in gran parte inalterata rispetto a quando è stata persa, forse mille anni fa.”

L’antica moneta è stata introdotta nell’Impero Romano d’Oriente ed è probabile che sia stata coniata a Costantinopoli, l’antica capitale bizantina ora conosciuta come Istanbul. È decorata su entrambi i lati, con uno che sembra raffigurare Cristo in rilievo mentre tiene una Bibbia e l’altro che sembra raffigurare i precedenti imperatori bizantini Basilio II e Costantino VIII.

Questi due imperatori-fratelli sono stati nominati co-sovrani dell’Impero Romano d’Oriente verso la fine del IX secolo. Gli esperti ritengono che la moneta trovata in Norvegia sia stata coniata tra il 977 e il 1025 d.C.

La moneta presenta anche delle iscrizioni, una in latino sul sigillo di Cristo che recita “Gesù Cristo, Re di coloro che regnano” e un’altra in greco sul lato opposto con la scritta “Basilio e Costantino, imperatori dei Romani.”

Le autorità norvegesi hanno formulato alcune ipotesi sulla possibile rotta che questa moneta d’oro potrebbe aver seguito attraverso i secoli. Una delle spiegazioni potrebbe essere che la moneta appartenesse a Harald Hardråde, un re norvegese che ha governato dal 1046 al 1066 d.C., dopo aver prestato servizio come guardia nell’Impero Romano d’Oriente a Costantinopoli.

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