José María Robles Hurtado nacque a Mascota il 3 maggio 1888 da una
famiglia molto cattolica da Antonio Robles e di Petronilla Hurtado a
Mascota, Jalisco. A dodici anni entrò nel seminario di Guadalajara.
Venne ordinato sacerdote nel 1913, all'età di 25 anni.
Alcuni
anni dopo fondò la congregazione delle Suore Vittime del Cuore
Eucaristico di Gesù successivamente rinominate Suore del Cuore di Gesù
Sacramentato. Scrisse numerosi testi per la diffusione della fede
cattolica ed inoltre diffuse la catechesi in modalità impedite dalle
leggi messicane di allora. Parroco a Tecolotlán, promosse una maggiore
devozione verso il Sacro Cuore di Gesù attraverso la predicazione,
l'esempio e la personale devozione alla Santa Eucaristia. Il suo zelo
era così famoso che venne soprannominato "il pazzo del Sacro Cuore".
Curò instancabilmente i malati nella sua parrocchia e trascorreva
parecchio tempo a confessare i suoi parrocchiani. Si adoperò anche per
promuovere la devozione per la Madonna di Guadalupe. Era anche un
Cavaliere di Colombo.
All'epoca la costituzione messicana del
1917 proibiva le processioni pubbliche ed altre pratiche devozionali.
Hurtado propose di costruire un'enorme croce da disporre nel centro
geografico del Messico per simboleggiare che il Messico aveva
riconosciuto Cristo come suo re ed organizzò una cerimonia pubblica per
la posa della pietra angolare della croce, violando così la costituzione
messicana.
Nonostante l'aumento della repressione e gli inviti espliciti a lasciare il Messico, Hurtado preferì rimanere, continuando ad assistere la sua Congregazione ed offrire aiuto spirituale ai superstiti e alle famiglie dei cattolici perseguitati ed uccisi dal governo. Tempo dopo, iniziò a promuovere l'idea della difesa armata dei cattolici che soffrivano la persecuzione.
Hurtado venne arrestato nel giugno 1927 per aver celebrato Messa nella casa della famiglia Agraz, che lo stava nascondendo e in una poesia che scrisse qualche giorno prima che venisse eseguita la sua condanna, disse:
"Desidero amare il tuo Cuore, Gesù mio, con partecipazione totale, desidero amarlo con passione, desidero amarlo fino al martirio. Con l`anima ti benedico, mio Sacro Cuore; dimmi: Si arriva all`attimo della felice ed eterna unione?".
Il 26 giugno venne condotto ad un albero per essere impiccato. Mostrò compassione per coloro che dovevano eseguire la sentenza. Offrì loro una piccola candela votiva che aveva in tasca per illuminare il cammino verso l'albero a cui sarebbe stato impiccato. All'ultimo, li perdonò per quello che erano costretti a fare. Prese il cappio dicendo a coloro che glielo porgevano: "Non vi farò sporcare le mani" e dopo averlo baciato se lo mise al collo.
MARTIROLOGIO ROMANO. Nei pressi di Guadalajara nello Stato di Jalisco in Messico, san Giuseppe Maria Robles, sacerdote e martire, che, nel corso della persecuzione contro la Chiesa durante la rivoluzione messicana, morì appeso a un albero.
Nessun commento:
Posta un commento