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domenica 22 settembre 2024

Marco, Capitolo 9, Versetti 8-12

Discendendo dal monte, comandò loro di non riferire nulla di ciò che avevano visto prima che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero per sé la cosa, chiedendosi tra loro che cosa significasse «quando fosse risorto dai morti ». E lo interrogarono dicendo: «Perché i farisei e gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Rispondendo disse loro: «Elia, quando verrà per primo, ristabilirà ogni cosa; e come è scritto del Figlio dell'uomo, patirà molte cose e sarà disprezzato. Ma vi dico che Elia è già venuto, e gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto, come è stato scritto di lui».

Crisostomo: Gesù non semplicemente comanda di tacere, ma, insinuando la passione, insinua la causa per cui devono tacere. Teofilatto: Affinché gli uomini che lo avrebbero visto crocifisso, udendo cose tanto gloriose, non si scandalizzassero. Non era dunque conveniente dire tali cose di Cristo prima che patisse, mentre dopo la risurrezione sarebbe sembrato credibile. Crisostomo: Essi però, ignorando il mistero della risurrezione, ma conservando la parola disputavano tra loro.

Segue: E lo interrogarono dicendo: Perché i farisei e gli scribi dicono che prima deve venire Elia? Crisostomo: L'intenzione dei discepoli in questa interrogazione mi sembra la seguente: noi abbiamo visto Elia con te, e abbiamo visto te prima di Elia; gli Scribi invece insegnano che prima deve venire Elia, pensiamo quindi che abbiano detto una falsità. Beda: Oppure i discepoli pensavano che la trasformazione della gloria fosse quella che avevano visto sul monte, e dicono: se sei già venuto nella gloria, in che modo apparirà il tuo precursore? Soprattutto perché videro Elia ritirarsi.

Crisostomo: Che cosa poi Cristo abbia risposto a ciò appare da quanto segue: Rispondendo disse loro: «Elia, quando verrà per primo, ristabilirà ogni cosa. Con ciò mostra che Elia verrà prima della seconda venuta. Infatti le Scritture preannunziano due venute di Cristo: una c'è già stata e l'altra ci sarà. Ora, il Signore annunzia che Elia sarà il precursore della seconda venuta.

Beda: Elia ristabilirà ogni cosa, certamente quanto Malachia (4,5-6) mostrò dicendo: «Ecco, io vi manderò il Profeta Elia, perché converta il cuore dei padri verso i figli e i cuori dei figli verso i loro padri». Restituirà anche ciò che è dovuto alla morte, e ciò che ha differito la sua lunga vita.

Teofilatto: Il Signore propone queste cose per resistere all'opinione dei Farisei, i quali ritenevano che il precursore del primo avvento fosse Elia, come conducendo all'inconveniente; per cui aggiunge: e come è scritto del Figlio dell'uomo, patirà molte cose e sarà disprezzato; come se dicesse: Elia il Tesbita, quando verrà, pacificherà i Giudei e li condurrà alla fede, così da essere il precursore del secondo avvento. Se dunque Elia è il precursore del primo avvento , perché è scritto che che il Figlio dell'uomo deve patire? Una delle due: o Elia non è il precursore del primo avvento, e le Scritture saranno vere; oppure è il precursore del primo avvento, e le Scritture non saranno vere, poiché dicono che Cristo deve patire mentre Elia deve ristabilire ogni cosa, e non ci deve essere nessun Giudeo incredulo, ma tutti dovranno credere alla sua predicazione. Beda: Oppure così. E come è scritto, cioè come i Profeti hanno scritto molte volte e molte cose sulla passione di Cristo. Ma anche Elia, quando verrà, patirà molte cose e sarà disprezzato dagli empi.

Crisostomo: Come poi il Signore asserisce che Elia è precursore del secondo avvento , così anche asserisce conseguentemente che Giovanni è il precursore del primo avvento; per cui aggiunge: Ma vi dico che Elia è già venuto. Glossa: Chiama Giovanni Elia non non perché sia Elia in persona, ma perché adempiva il ministero di Elia: come infatti egli sarà il precursore della seconda venuta così questi lo è divenuto della prima.

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