Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare e che
raccoglie ogni genere di pesci. Quando si è riempita i pescatori la tirano a
riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e gettano fuori i
cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Usciranno gli angeli e separeranno i
cattivi di mezzo ai giusti, e li getteranno nella fornace di fuoco: lì sarà
pianto e stridore di denti.
Crisostomo: Il Signore, dopo avere raccomandato con le
predette parabole la predicazione evangelica, affinché non confidiamo solo
nella predicazione, né pensiamo che la fede ci basti per la salvezza, aggiunge
un’altra parabola terribile dicendo: Ancora,
il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare.
Girolamo: Infatti, dopo il compimento della profezia di
Geremia che diceva (16, 16): <<Ecco, vi manderò molti pescatori>>,
e dopo che Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni avevano sentito le parole (Mt 4, 19): << Seguitemi, vi farò
pescatori di uomini>>, intesero per sé dall’Antico Testamento e dal Nuovo
Testamento la rete dei dogmi evangelici, e la lanciarono nel mare di questo
mondo; e questa rete è ancora tesa in mezzo alle onde, raccogliendo tutto ciò
che cade tra i vortici ingannosi e amari, cioè gli uomini buoni e cattivi; e
questo è ciò che significa: che raccoglie ogni genere di pesci.
Crisostomo: Qual è la differenza fra questa parabola e
quella della zizzania? Infatti lì alcuni si salvano e altri periscono, come
anche qui. Ma lì per l’eresia di cattivi dogmi, come anche nella precedente
parabola del seme, poiché non prestavano attenzione a ciò che veniva detto; qui
invece per la malvagità della vita, per cui, anche se pescati, cioè fruendo
della conoscenza di Dio, non possono salvarsi. Però, affinché udendo che i
malvagi furono gettati fuori tu non abbia a pensare che questa pena non è
pericolosa, spiega e mostra la sua gravità dicendo: Così sarà alla fine del mondo. Usciranno gli angeli … Sebbene
altrove dica che egli stesso lì separerà come il pastore separa le pecore dai
capri, qui dice che ciò sarà fatto dagli Angeli, come anche nella parabola
della zizzania.
Gregorio: Ma tutto ciò va piuttosto temuto che spiegato:
infatti parla apertamente dei tormenti dei peccati, affinché nessuno possa
ricorrere alla scusa della sua ignoranza, nel caso che si sia parlato in modo
oscuro del supplizio eterno.
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