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domenica 24 dicembre 2017

Luca, Capitolo 2, Versetti 6-7


Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'alloggio.

Gregorio Nisseno: Comparendo come uomo, tuttavia non sottostà in tutto alle leggi della natura umana: che infatti nasca da una donna, sa di umiltà; mentre la verginità, che si prestò alla sua nascita, fa vedere quanto abbia superato l’uomo. Infatti [vediamo] la sua felice gestazione, il luogo immacolato, il facile parto, la nascita senza corruzione, senza aver inizio nella sensualità e senza aver partorito nel dolore; Infatti colei che con la colpa ha introdotto la morte nella nostra natura, fu condannata a partorire tra i dolori, mentre era conveniente che partorisse con gioia chi dava alla luce l’autore della vita. Ora, in quel tempo, grazie all’integrità verginale, egli trasmigra nella vita dei mortali, in cui cominciano a diminuire le tenebre, e l’immensità della notte a causa dell’esuberanza del raggio di luce è costretta a recedere. Infatti la morte aveva toccato il confine della pravità del peccato; ma per il resto essa tende al nulla per la presenza della vera luce, che con i raggi evangelici ha illuminato tutta la terra.

Beda: Colui che ha rivestito tutto il mondo con ogni sorta di ornamento, viene avvolto in umili panni, affinché noi possiamo ricevere la prima stola (della grazia). Colui per mezzo del quale tutte le cose sono state create viene legato mani e piedi, affinché le nostre mani siano allenate a fare del bene, i nostri piedi diretti sulla via della pace.

Il Greco: O quale mirabile costringimento e peregrinazione subì colui che contiene l’universo! Sin dall’inizio accetta la povertà e la rende bella in se stesso. Indubbiamente, se avesse voluto, avrebbe potuto venire muovendo il cielo, scuotendo la terra, scagliando i fulmini; ma non è arrivato in questo modo: infatti non voleva perdere ma salvare, e voleva calpestare la superbia umana sin dall’inizio; e fa ciò non solo da uomo, ma da uomo povero; scelse inoltre una madre povera, che è priva persino delle cose su cui deporre l’infante.

Ambrogio: Perciò per te si è fatto debolezza, mentre in se stesso è la potenza; per te povertà, mentre in se stesso è la ricchezza; non valutare quanto vedi, ma confessa che sei stato redento. O Signore Gesù, devo alle tue pene il fatto di essere stato redento, come più che alle fatiche il fatto di essere stato creato. Non sarebbe giovato a nulla nascere, a meno che non fosse giovato anche l’essere redenti.

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