Essendo nato Gesù in Betlemme di Giuda nei giorni
del re Erode, ecco vennero a Gerusalemme dei Magi dall’oriente dicendo:
Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo infatti visto la sua stella
in Oriente e siamo venuti ad adorarlo.
Remigio: Al principio di questo brano evangelico pone tre cose: la persona, quando si dice: Essendo nato Gesù ; il luogo, quando dice: in Betlemme di Giuda; il tempo, quando aggiunge: nei giorni del re Erode. E queste tre cose vengono poste per la conferma di ciò che vuole narrare.
Crisostomo: Ma vediamo perché l’Evangelista designa il tempo in cui nasce Cristo, dicendo: nei giorni del re Erode.
Lo dice per dimostrare che si è adempiuta la profezia di Daniele, la
quale predice che Cristo nascerà dopo settanta settimane di anni.
Infatti da quel tempo fino al regno di Erode passarono settanta
settimane di anni.
Agostino: Gesù
fu manifestato quindi non ai dotti né ai giusti: prevale infatti
l’ignoranza nella grossolanità dei pastori, e l’empietà nei sacrilegi
dei magi. Però quella pietra angolare li ascrive a sé entrambi, essendo
colui che è venuto a scegliere le cose stolte per confondere i sapienti,
e a chiamare non i giusti, ma i peccatori, affinché nessun grande si
insuperbisse e nessun debole disperasse.
Agostino:
Quella stella che i magi videro alla nascita di Gesù secondo la carne
non era per il dominio, ma per la testimonianza. Quindi non era una di
quelle stelle che dall’inizio della creazione custodiscono l’ordine
della loro orbita sotto la legge del creatore, ma al nuovo parto della
Vergine apparve una nuova stella per offrire il suo servizio, camminando
davanti ad essi, cioè ai Magi che cercavano Cristo, fino a condurli
proprio al luogo dove stava il Verbo di Dio fatto bambino.
Glossa: Cristo
è mostrato dagli Angeli ai pastori, dalla stella ai Magi: a entrambi
parla la lingua dei cieli, poiché era cessata la lingua dei Profeti. Gli
Angeli abitano i cieli e le stelle li adornano: a entrambi quindi i
cieli cantano la gloria di Dio.
Crisostomo:
Ma forse non sapevano che a Gerusalemme regnava Erode? Forse che non
capivano che chiunque, vivendo un re, proclama o adora un altro re viene
punito con la morte? Ma mentre consideravano il re futuro non temevano
quello presente; ancora non avevano visto Cristo e già erano pronti a
morire per lui. O beati Magi, che al cospetto di un re crudelissimo,
prima di conoscere Cristo, sono diventati confessori di Cristo!
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