martedì 4 novembre 2025

Documentario. Carlo Borromeo - Lo Splendore dell'Umiltà

In occasione del 400° anniversario dalla canonizzazione di san Carlo Borromeo, varie istituzioni hanno patrocinato un documentario in grado di presentare al grande pubblico e specialmente ai più giovani la vita del noto arcivescovo di Milano, uno dei fautori più attivi del Concilio di Trento. 

 

domenica 2 novembre 2025

Marco, Capitolo 12, Versetti 41-44

E sedutosi di fronte al tesoro, guardava in che modo la folla gettava monete nel gazofilacio. E tanti ricchi ne gettavano molte. Venuta però una vedova povera, vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. E convocati i suoi discepoli disse loro: In verità vi dico che questa povera vedova ha messo più di tutti nel tesoro. Tutti infatti hanno messo quanto sovrabbondava loro; questa invece, nella sua povertà, ha messo tutto quello che aveva, tutto il suo nutrimento.

Beda: Gazofilacio, che deriva dal greco pluylaxe, che significa conservare, e dalla parola persiana gaza, che significa ricchezza, esprimeva il luogo dove si conservavano le ricchezze; e con questa parola si indicava anche l'arca dove si raccoglieva il danaro della folla necessario per l'uso del tempio, e il portico nel quale si conservava. Hai un esempio dei portici nel Vangelo (Gv 8,20): «Queste parole disse nel garofilacio, insegnando nel tempio». Hai anche un esempio dell'arca nel libro dei Re (IV, 12,9): «E il pontefice Ioiada portò un gazofilacio».

Segue: Venuta però una vedova povera, vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. Beda: Nel calcolo si chiama quadrante la quarta parte di una cosa, o di un luogo, o di un tempo o di un pezzo di moneta. Probabilmente qui con questa parola si esprime la quarta parte di un siclo, o cinque oboli.

Segue: E convocati i suoi discepoli disse loro: In verità vi dico che questa povera vedova ha messo più di tutti nel tesoro. Beda: Dio non guarda l'offerta, ma il peso dell'intenzione; egli non esamina quanto si offre, ma da quale somma lo si prende; per cui aggiunge: Tutti infatti hanno messo quanto sovrabbondava loro; questa invece, nella sua povertà, ha messo tutto quello che aveva, tutto il suo nutrimento.

Girolamo: In senso mistico i ricchi sono coloro che traggono dai tesori del loro cuore le cose nuove e le cose antiche, vale a dire, i segreti misteriosi e senza spiegazione certa della sapienza divina del Nuovo e dell'Antico Testamento. Che cosa è dunque questa povera donna se non io e tutti coloro che mi assomigliano, che mettono ciò che possono e non hanno che dei desideri per ciò che sono incapaci di spiegarvi? Poiché Dio non considera ciò che avete inteso, ma con quali disposizioni voi l'avete inteso. Ora, ciascuno di voi può portare il quadrante, che è un'intenzione ardente, chiamata quadrante poiché è accompagnata da tre cose: il pensiero, la parola e il fatto. Con queste parole: ella ha messo tutto il suo nutrimento, il Salvatore mostra che tutti i piaceri del corpo consistono nel nutrimento, ed è per questo che si dice altrove (Qo 6,7): «Tutto il lavoro dell'uomo è nella sua bocca».

I Biscotti della Gioia di Santa Ildegarda di Bingen


Ingredienti per una trentina di biscotti:
 
90 grammi di burro
70 grammi di zucchero di canna
35 grammi di miele
2 tuorli d’uovo
250 grammi di farina di farro bio
6 grammi di noce moscata
6 grammi di cannella
24 chiodi di garofano
 
In una terrina, mescolare spezie e farina.
Far fondere il burro, poi aggiungere lo zucchero, il miele e i tuorli d’uovo. Mescolare fino a quando si ottiene un impasto omogeneo.
Versare l’impasto nella terrina con la farina spezzata, poi mescolare il tutto fino a che si ottiene un amalgama che si stacchi dal bordo della terrina. Se l’impasto si attacca, aggiungere farina quanto basta.
Stendere l’impasto, poi tagliarlo in forme a piacere, anche con formine.
Far cuocere per 10-15 minuti a 180°.

Preghiera - Requiem in Aeternam/L'Eterno Riposo (Latino-Italiano)


Réquiem ætérnam
dona eis, Dómine,
et lux perpétua lúceat eis.
Requiéscant in pace.
Amen.  

☩ 

L'eterno riposo,
dona loro, o Signore,
e splenda ad essi la luce perpetua.
Riposino in pace.
Amen. 

sabato 1 novembre 2025

Marco, Capitolo 12, Versetti 38-40

E diceva loro nel suo insegnamento: Guardatevi dagli scribi che vogliono camminare con lunghe vesti ed essere salutati nelle piazze e sedere nelle prime cattedre nelle sinagoghe e avere i primi posti nelle cene: essi divorano le case delle vedove sotto il pretesto lunghe preghiere; essi riceveranno un giudizio più severo.

Beda: Bisogna notare che egli non proibisce i saluti nelle piazze e i primi posti nei banchetti a coloro ai quali questo ancora appartiene a causa della carica che occupano. Solo avverte di fuggire come perversi quelli che amano questi onori, sia che siano loro dovuti, sia che li usurpino, facendo cadere la sua accusa non sul fatto, ma sulla disposizione del cuore. Bisogne notare, tuttavia, che non è senza qualche errore che quelli che amano essere chiamati maestri della Sinagoga sulla cattedra di Mosè si mescolino ai dibattiti del foro. Ora, è per una duplice ragione che il Salvatore ci obbliga a stare in guardia da coloro che sono avidi di vanagloria; ed è innanzitutto affinché non siano trascinati dal loro esempio, pensando che ciò che essi fanno sia un bene, e in secondo luogo affinché non ci lasciamo andare nell'emulazione di costoro, cercando la nostra felicità nei beni di cui essi si rivestono all'esterno.

Teofilatto: Queste parole sono una raccomandazione speciale indirizzata agli Apostoli affinché non abbiano con gli Scribi alcun rapporto, ma imitino Cristo stesso; e indicando i maestri stessi nelle cose che vanno fatte nella vita, sottopone ad essi gli altri.

Beda: Non cercano solamente le lodi degli uomini, ma anche il denaro; per cui segue: essi divorano le case delle vedove sotto il pretesto lunghe preghiere. Vi sono alcuni che, simulando una giustizia esteriore, non esitano a ricevere denaro da coloro che hanno la coscienza turbata, e ad accettare di essere loro difensori nel giudizio futuro. Ed essendo ordinariamente le preghiere a venire in aiuto al povero che tende la mano, essi passano la notte in preghiera e ricevono per ciò il denaro del povero.

Teofilatto: Gli scribi accostandosi alle vedove che avevano perduto la protezione dei loro mariti, si presentavano ad esse per essere loro protettori sotto delle esteriorità ipocrite, simulando la preghiera e prendendo il modo del rispetto. È così che le ingannavano e divoravano anche le case dei ricchi. Segue: essi riceveranno un giudizio più severo, cioè di quello degli altri Giudei peccatori.

Documentario - San Pietro: I Segreti di una Basilica

"Ulisse: Il piacere della scoperta", ripropone la storia della Basilica di San Pietro, la cui porta è la prima ad essere aperta come rito che darà inizio all'Anno Santo. Alberto Angela ripercorre la storia di questa grande chiesa risalendo indietro nel tempo fino a duemila anni fa, scendendo con le telecamere nel luogo da cui tutto ha avuto origine: la tomba di San Pietro.  


https://www.raiplay.it/video/2015/11/Ulisse-Il-piacere-della-scoperta-Viaggio-alla-scoperta-delle-Alpi-del-21112015-22eaaf83-4f32-41f0-bd12-3815f6734e31.html 

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