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domenica 29 giugno 2025

Marco, Capitolo 10, Versetti 41-45

Udito ciò, i dieci cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Ma Gesù, chiamatili, disse loro: Voi sapete che coloro che sembrano essere a capo delle genti nazioni le dominano e i loro principi hanno potere su di loro. Ma non così è tra voi, ma chiunque vorrà essere più grande sarà vostro servitore, e chiunque vorrà essere tra voi il primo sarà il servo di tutti; infatti anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e dare la sua vita in riscatto per molti.

Teofilatto: Poiché i rimanenti Apostoli vedono che Giacomo e Giovanni cercano l'onore, non possono sopportarlo pazientemente; per cui si dice: Udito ciò, i dieci cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Avendo sentimenti umani, erano mossi dall'invidia, ma cominciarono a indignarsi quando li videro non accolti dal Signore; prima, infatti, non si indignavano poiché li vedevano più onorati degli altri. Allora, infatti, gli Apostoli erano così imperfetti, ma poi nel primato davano vicendevolmente la preferenza sugli altri. Ora, Cristo li risana innanzitutto per la loro consolazione, chiamandoli a sé, e ciò è indicato quando si dice: Ma Gesù, chiamatili; poi dimostrando che usurpare l'onore e desiderare il primato è proprio dei Gentili; per cui segue: disse loro: Voi sapete che coloro che sembrano essere a capo delle genti nazioni le dominano e i loro principi hanno potere su di loro. I principi dei Gentili si ingeriscono nel principato in modo tirannico e dispotico.

Segue: Ma non così è tra voi. Beda: Con ciò mostra che è maggiore chi sarà minore, e diventa signore chi diventa servo di tutti. Invano dunque o quelli avevano chiesto cose immoderate o questi si dolgono per il desiderio di cose maggiori, mentre non con la potenza, ma con l'umiltà si giunge alla sommità delle virtù. Poi propone un esempio, affinché, se non danno importanza alle parole, si vergognino di fronte alle opere; e dice: infatti anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e dare la sua vita in riscatto per molti. Teofilatto: Ciò è molto più che servire. Che cosa c'è di più grande e di più ammirevole del morire per colui che ci serve? Questo suo servire e questa sua discesa nell'umiltà sono la sua gloria e la gloria di tutti. Poiché, conosciuto dai soli Angeli prima della sua incarnazione, non è stato glorificato dalla sua incarnazione e dalla sua croce soltanto con gloria personale, ma con una gloria alla quale ha fatto partecipare gli uomini, ed è divenuto per la fede il maestro dell'universo.

Beda: Egli non dice: dare la sua vita in riscatto per tutti, ma per molti, per tutti quelli, cioè, che hanno voluto credere.

domenica 22 giugno 2025

Marco, Capitolo 10, Versetti 35-40

E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, dicendo: Maestro, vogliamo che tu ci faccia qualunque cosa ti chiederemo. Egli disse loro: Che cosa volete che vi faccia? E dissero: Fa' che ci sediamo uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nella tua gloria. Ma Gesù disse loro: Non sapete quello che chiedete; potete bere il calice che io bevo o essere battezzati col battesimo con cui io sono battezzato? Ed essi gli dissero: Lo possiamo. Gesù disse loro: Il calice bevo io lo berrete, e sarete battezzati con il battesimo con cui io sono battezzato, ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non compete a me darvelo; ma è per coloro per cui è stato preparato.

Crisostomo: Udendo i discepoli che Cristo parlava spesso del suo regno, pensavano che questo regno non sarebbe stato dopo la sua morte; e adesso che era stata preannunziata la sua morte, gli si avvicinarono per essere subito degni degli onori del regno; per cui si dice: E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, dicendo: Maestro, vogliamo che tu ci faccia qualunque cosa ti chiederemo. Vergognandosi del sentimento umano che li spingeva, si accostarono a Cristo prendendolo in disparte dai discepoli. Il Salvatore, non ignorando che cosa dovevano chiedere ma spingendoli a rispondere, fa loro una domanda: Egli disse loro: Che cosa volete che vi faccia?

Segue: Ma Gesù disse loro: Non sapete quello che chiedete. Teofilatto: Come se dicesse: non è vero ciò che chiedete, che cioè io regni temporalmente a Gerusalemme, ma tutte queste cose, quelle cioè che riguardano il mio regno, sono sopra l'intelletto. Infatti sedere alla mia destra è una cosa tanto grande da superare gli ordini angelici. Crisostomo: Oppure dice: Non sapete quello che chiedete, come se dicesse: voi parlate di onore, io invece disputo di lotte e sudori; infatti non è questo il tempo dei premi, ma dell'uccisione, dei combattimenti e dei pericoli; per cui aggiunge: potete bere il calice che io bevo o essere battezzati col battesimo con cui io sono battezzato? Li attrae mediante un'interrogazione affinché diventino più avidi in base alla comunione con lui.

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