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lunedì 9 aprile 2018

Matteo, Capitolo 12, Versetti 46-50


Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori chiedendo di parlargli. Gli disse un tale: Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e ti cercano. Ma egli rispondendogli disse: Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? E stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: Ecco mia madre e i miei fratelli. Chiunque infatti farà la volontà del Padre mio che è nei cieli è mio fratello e sorella e madre.

Girolamo: Da qui viene desunta una proposizione di Elvidio, in quanto nel Vangelo si parla di fratelli di Gesù. Perché, dice, sono stati chiamati fratelli coloro che non erano fratelli? Ma bisogna sapere che nelle divine Scritture si parla di fratelli in quattro modi: per natura, per stirpe, per parentela, per affetto. Per natura, come Esaù e Giacobbe. Per stirpe, come tutti i Giudei sono detti fratelli tra di loro, come si legge (Dt 17,15): <<Non potrai costituire su di te uno straniero che non sia tuo fratello>>. Per parentela sono detti fratelli quelli che appartengono a un’unica famiglia, come si legge (Gn 13,8): <<Disse Abramo a Lot: non vi sia lite fra me e te, poiché siamo fratelli>>.  Si parla anche di fratelli per l’affetto, in due modi: speciale e comune; in modo speciale, perché tutti i cristiani sono detti fratelli, come dice il Salvatore (Gv 20,17): <<Va’, e di ai miei fratelli>>; in modo comune, poiché tutti gli uomini nati da un solo padre sono uniti tra di loro da una stessa parentela, come si legge (Is 66,9): <<Dite a coloro che vi odiano: Voi siete nostri fratelli>>. Domando quindi secondo quale modo vengano chiamati nel Vangelo i fratelli del Signore. Secondo la natura? La scrittura non lo dice, non chiamandoli figli né di Maria né di Giuseppe. Secondo la stirpe? È assurdo che pochi fra i Giudei siano chiamati fratelli quando tutti lì erano Giudei, e quindi potevano essere chiamati fratelli. Secondo l’affetto del diritto umano e dello spirito? Ammettiamolo pure: chi era più fratello degli Apostoli, che il Signore ammaestrava dall’interno? Oppure se tutti, in quanto uomini, sono fratelli, era stolto annunziare in senso proprio: Ecco, i tuoi fratelli ti cercano. Resta dunque che tu debba intendere che sono stati chiamati fratelli per la parentela, non per l’affetto, non per un privilegio di stirpe, non per natura.

Girolamo: Alcuni però pensano che i fratelli del Signore fossero figli che Giuseppe aveva avuto da un’altra moglie, seguendo i deliri degli apocrifi, e immaginando una certa donnicciola chiamata Esca. Noi invece pensiamo che i fratelli del Signore non furono figli di Giuseppe, ma cugini del Salvatore, figli della sorella di Maria, zia del Signore; la quale viene detta madre di Giacomo il minore e di Giuseppe e di Giuda. Che in un altro passo del Vangelo vengono chiamati fratelli del Signore. Che poi i cugini siano detti fratelli tutta la scrittura lo dimostra.

Agostino: Ma qualsiasi cosa si dica dei fratelli, non voglio che, della santa Vergine Maria, per l’onore di Cristo, si faccia alcuna discussione quando si tratta di peccati. Noi sappiamo infatti che fu concessa una maggiore abbondanza di grazia per vincere da ogni parte il peccato in quanto meritò di concepire e generare colui che sappiamo non ebbe alcun peccato.


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